COMUNI dell'UMBRIA:
Musei:
Il Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina deve la sua istituzione alla volontà di raccogliere in maniera organica e sistematica manufatti provenienti da diverse collezioni private, umbre e non, donati alla locale Scuola di Ricamo1 nata sul finire degli anni novanta per iniziativa della Pro loco con l’intento di recuperare l’arte del ricamo, un tempo praticata dalla maggior parte delle donne del paese.
[img_assist|nid=410|title=|desc=(Credit foto: Regione dell'Umbria)|link=none|align=center|width=450|height=322]
Allestito al piano seminterrato dell'ottocentesco palazzo Trinca Armati, oggi sede del Comune, è stato inaugurato nel 2007 e vanta un patrimonio di quasi quattrocento pezzi fra corredi femminili, biancheria personale, sottovesti e vestaglie, parures matrimoniali, busti e copribusto, abiti femminili e accessori realizzati tra XIX e XX secolo con tessuti ricercati e merletti e ricami eseguiti sia a mano che a macchina.
Il museo si articola in quattro sezioni: la Moda femminile, la Biancheria personale, la Biancheria per la casa, la Biancheria infantile.
Il museo del Ricamo e del Tessile fa parte del "Percorso museale del tessile e del ricamo", circuito di istituti documentari dell'umbria che hanno come tema l'artigianato tessile. Ne fanno parte, oltre a quello di Valtopina, il Museo del Merletto di isola Maggiore, il Museo-atelier "Giuditta Brozzetti" di Perugia, il Museo del Tulle Anita Belleschi Grifoni a Panicale ed il Museo-laboratorio "Tela Umbra" di Città di Castello.2
[img_assist|nid=410|title=|desc=(Credit foto: Regione dell'Umbria)|link=none|align=center|width=450|height=322]
Allestito al piano seminterrato dell'ottocentesco palazzo Trinca Armati, oggi sede del Comune, è stato inaugurato nel 2007 e vanta un patrimonio di quasi quattrocento pezzi fra corredi femminili, biancheria personale, sottovesti e vestaglie, parures matrimoniali, busti e copribusto, abiti femminili e accessori realizzati tra XIX e XX secolo con tessuti ricercati e merletti e ricami eseguiti sia a mano che a macchina.
Il museo si articola in quattro sezioni: la Moda femminile, la Biancheria personale, la Biancheria per la casa, la Biancheria infantile.
Il museo del Ricamo e del Tessile fa parte del "Percorso museale del tessile e del ricamo", circuito di istituti documentari dell'umbria che hanno come tema l'artigianato tessile. Ne fanno parte, oltre a quello di Valtopina, il Museo del Merletto di isola Maggiore, il Museo-atelier "Giuditta Brozzetti" di Perugia, il Museo del Tulle Anita Belleschi Grifoni a Panicale ed il Museo-laboratorio "Tela Umbra" di Città di Castello.2
- 1. La Scuola fondatrice del museo tuttora promuove e diffonde la conoscenza di alcuni punti del ricamo classico e, in particolare, il punto pittura, introdotto in Europa intorno al XV secolo. Si tratta di una tecnica apparentemente semplice, ma che richiede uno spiccato senso del colore da parte della ricamatrice: l’ago, infatti, ha la funzione di pennello e il filo quella del colore.
- 2. Giampaoli, G. (2008). Musei in Umbria. Percorso museale del tessile e del ricamo. Pubblicazione della Regione Umbria - Assessorato Beni e attività culturali. Direzione Beni e attività Culturali. Assisi: Tipolito Properzio.