COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici abitativi:
Sulle pendici del Monte Maggiore in Loc. S.Lucia ai margini dell’abitato di Narni, sorge Villa Martinori conosciuta come Albergo “ Il Minareto” e Ristorante “Il Chiostro”. E’ una residenza in stile moresco ricavata, alla fine dell’800, dal convento detto dei Cappuccini nuovi, costruito nel periodo che va dal XIV al XVII secolo.
Ideata dal proprietario Ing. Edoardo Martinori nel 1896 secondo il tipico gusto eclettico che contraddistingue quel periodo, la villa è caratterizzata da elementi architettonici e decorativi tra il mediorientale e l’arabo. L’edificio si sviluppa su due piani e conserva l’originaria struttura conventuale a pianta quadrata, con chiostro centrale e chiesa. Di questa rimane l’aula rettangolare con abside semicircolare, mentre non rimane niente del prospetto; il chiostro invece ha mantenuto le sue caratteristiche. Staccata ma accanto all’edificio, si staglia una torre a forma di minareto di base quadrata che si stringe in alto in un ottagono con copertura a cupola.
Le facce del minareto e gran parte delle facciate della villa, sono decorate da piastrelle ceramiche variopinte con disegni geometrici e floreali di gusto orientale. A fianco della torre sul prospetto che guarda verso Sud, si apre un portico con archi dal tipico profilo moresco a ferro di cavallo. Gli stessi archi si ripetono sul resto del complesso accompagnati da merlature, pinnacoli e acroteri.
Il giardino disposto sui terrazzamenti che ospitavano anticamente gli orti dei monaci, è stato ridisegnato con l’introduzione di un obelisco, siepi e alberi di palme che si confondono comunque con le vecchie alberature.
A fianco del giardino esiste ancora il parco di carattere naturalistico, anche se parzialmente sostituito da un nuovo edificio costruito sulla traccia di un vecchio annesso, che completa il complesso ricettivo con altre camere, sale per convegni e Wellness Centre.1
Ideata dal proprietario Ing. Edoardo Martinori nel 1896 secondo il tipico gusto eclettico che contraddistingue quel periodo, la villa è caratterizzata da elementi architettonici e decorativi tra il mediorientale e l’arabo. L’edificio si sviluppa su due piani e conserva l’originaria struttura conventuale a pianta quadrata, con chiostro centrale e chiesa. Di questa rimane l’aula rettangolare con abside semicircolare, mentre non rimane niente del prospetto; il chiostro invece ha mantenuto le sue caratteristiche. Staccata ma accanto all’edificio, si staglia una torre a forma di minareto di base quadrata che si stringe in alto in un ottagono con copertura a cupola.
Le facce del minareto e gran parte delle facciate della villa, sono decorate da piastrelle ceramiche variopinte con disegni geometrici e floreali di gusto orientale. A fianco della torre sul prospetto che guarda verso Sud, si apre un portico con archi dal tipico profilo moresco a ferro di cavallo. Gli stessi archi si ripetono sul resto del complesso accompagnati da merlature, pinnacoli e acroteri.
Il giardino disposto sui terrazzamenti che ospitavano anticamente gli orti dei monaci, è stato ridisegnato con l’introduzione di un obelisco, siepi e alberi di palme che si confondono comunque con le vecchie alberature.
A fianco del giardino esiste ancora il parco di carattere naturalistico, anche se parzialmente sostituito da un nuovo edificio costruito sulla traccia di un vecchio annesso, che completa il complesso ricettivo con altre camere, sale per convegni e Wellness Centre.1
- 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria
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POINT (12.527156 42.514427)