COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici abitativi:
Palazzo Rossi Scotti è ubicato nell'omonima piazzetta, già delle Prome, ad angolo su piazza Michelotti. Venne edificato, nel corso del XVII secolo, sui contrafforti di sostegno della Fortezza del Monmaggiore, ancora ben visibili dalla sottostante via Pinturicchio.
Com'è intuibile prende il nome dalla famiglia Rossi Scotti di notevoli tradizioni artistiche e culturali. Famoso il conte Giovan Battista (1863-1926), al quale è intitolata la piazza, giornalista, scrittore, archeologo (direttore dell’allora Museo Archeologico), collezionista di antichità, libri e opere d’arte.1
Palazzo Rossi Scotti - Visualizzazione ingrandita della mappa
Palazzo Rossi Scotti presenta una facciata articolata su tre livelli segnati da fasce marcapiano. Ha finestre disposte verticalmente su sei assi: quattro equidistanti e due ravvicinati. Il portale d'ingresso, bugnato, è asimmetricamente collocato sulla destra dell'edificio, da esso si accede ad un atrio voltato a botte che conduce ad un grazioso giardino all'italiana detto dell'Usignolo. Il giardino si affaccia sui contrafforti della fortezza e su resti delle mura etrusche, da cui si contempla uno splendido panorama sulle mura medievali di borgo Sant’Antonio e sul vicino campanile di Santa Maria della Misericordia.
Le finestre al secondo livello, ad esclusione delle ultime due sulla sinistra che sono solo dipinte, sono incorniciate ed architravate. Più piccole e quadrate quelle del terzo livello con l'ultima sulla sinistra, anch'essa finta, ridotta a semplice cornice. Chiude il livello una semplice fascia sulla quale appoggia il tetto. Gli angoli dell'edificio sono segnati da bugne fino alla fascia marcapiano del terzo livello.2
Oggi (2013) palazzo Rossi Scotti è di proprietà comunale.
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Palazzo Rossi Scotti presenta una facciata articolata su tre livelli segnati da fasce marcapiano. Ha finestre disposte verticalmente su sei assi: quattro equidistanti e due ravvicinati. Il portale d'ingresso, bugnato, è asimmetricamente collocato sulla destra dell'edificio, da esso si accede ad un atrio voltato a botte che conduce ad un grazioso giardino all'italiana detto dell'Usignolo. Il giardino si affaccia sui contrafforti della fortezza e su resti delle mura etrusche, da cui si contempla uno splendido panorama sulle mura medievali di borgo Sant’Antonio e sul vicino campanile di Santa Maria della Misericordia.
Le finestre al secondo livello, ad esclusione delle ultime due sulla sinistra che sono solo dipinte, sono incorniciate ed architravate. Più piccole e quadrate quelle del terzo livello con l'ultima sulla sinistra, anch'essa finta, ridotta a semplice cornice. Chiude il livello una semplice fascia sulla quale appoggia il tetto. Gli angoli dell'edificio sono segnati da bugne fino alla fascia marcapiano del terzo livello.2
Oggi (2013) palazzo Rossi Scotti è di proprietà comunale.
- 1. Tali raccolte ed i preziosi arredi del palazzo finirono all’asta dopo la sua morte e furono smembrati e dispersi (il grande lampadario ottocentesco si trova oggi nella sala da pranzo dell’Hotel Brufani). Rosi Bonci, L. (2007). Perugia nascosta. Camminare per vicoli. Proposte di trekking urbano. Perugia: Quattroemme.
- 2. Berta, B.(2012). 47.Palazzo Rossi Scotti. In Marcucci, L. Villani, M. (Eds.) Atlante del Barocco in Italia. Umbria. Roma: De Luca Editori d'Arte. pp.287-288.
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