COMUNI dell'UMBRIA:
Il museo civico e diocesano "La Castellina", isituito nel 1967 ma riaperto nel 1996 come mostra permanente, ha sede nel piano nobile de La Castellina, fortezza realizzata nel 1554 su progetto di Jacopo Barozzi (il Vignola) per volontà di papa Giulio III.
L'itinerario museale, che si estende su otto sale, è ripartito in tre sezioni: la Collezione del Museo civico e diocesano vera e propria, la Collezione Massenzi e la Mostra archeologica permanente “Partire per l’aldilà”.
La Collezione del Museo civico e diocesano riunisce le opere d’arte e la suppellettile liturgica di provenienza locale, di proprietà ecclesiastica o comunale, databili tra XII e XVIII secolo. Fra questi possono ricordarsi:
Nella seconda sezione del Museo è esposta la Collezione Massenzi, frutto di una generosa donazione fatta nel 2002 al Comune di Norcia dal Cav. Evelino Massenzi, venuto a mancare nel 2011 all'età di 105 anni ed originario della città. La collezione esposta è composta da un centinaio di reperti bronzei e vasi etruschi, greci e in minor misura magnogreci, databili dal IX secolo p.e.v. all’età romana, ed altre opere di età medievale a carattere sacro.
Sedici teche raccontano la storia della ceramografia etrusca dall’epoca orientalizzante all’ellenismo, con l’edizione di pregevoli materiali greci d’importazione. Anfore in bucchero, vasi attici a figure nere e rosse, skyphos, crateri riccamente decorati.
La Castellina, infine, ospita dal 2003 una mostra archeologica permanente "Partire per l’aldilà", con esposte alcune delle tombe di epoca ellenistica e dei relativi corredi, di notevole interesse storico, nelle tipologie “a fossa”, “a cassone” e “a camera”, rinvenute nella frazione di Popoli e nelle località intorno a Norcia di Colle dell’Annunziata (necropoli degli impianti sportivi) e Opaco (necropoli del caseificio). 8
La Collezione del Museo civico e diocesano riunisce le opere d’arte e la suppellettile liturgica di provenienza locale, di proprietà ecclesiastica o comunale, databili tra XII e XVIII secolo. Fra questi possono ricordarsi:
- la Croce azzurra, attribuita ad un maestro spoletino degli inizi del XIII secolo e proveniente dalla chiesa del cimitero di Roccatamburo, deve il suo nome alla particolarissima gamma cromatica dei lilla e degli azzurri che la caratterizza.
- Cristo crocifisso (o Croce dipinta) (1242), in legno, proveniente dalla chiesa di Sant’Antonio di Campi Basso, piccolo centro del territorio nursino, è opera di Petrus Pictor.1
- Deposizione dalla Croce (terzo quarto del XIII secolo), gruppo ligneo di bottega umbra, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Annunziata a Roccatamburo, che ha la particolarità di essere l’unico Gruppo di Deposizione conservatosi integralmente in Umbria.
- Madonna con Bambino entro edicola,San Giovanni Battista,San Giovanni Evangelista,Motivi decorativi vegetali,Maria Vergine annunciata,Angelo annunciante (1469) di Duknovic Ivan (Giovanni Dalmata), gruppo scultoreo in marmo a rilievo che faceva parte dell’arredo dell’altare della "Madonna della Palla" nella Chiesa di S. Giovanni San Giovanni2,3
- Statue in terracotta invetriata raffiguranti Vergine annunciata e Angelo annunciante, 1510 circa, attribuite a Luca Bartolomeo della Robbia (1475-1548),4 provenienti dalla chiesa dell’Annunziata appartenente all’ex convento dei Minori osservanti, demaniato nel 1866 e quindi adibito ad Ospedale civico.
- della stessa provenienza anche un dipinto raffigurante Madonna con il Bambino e santi dell’Ordine francescano, 1525 circa, attribuito ad Antonio da Faenza.
- Santa Giuliana scultura lignea degli inizi del XV secolo di anonimo scultore umbro, proveniente dalla Chiesa di Santa Giuliana di San Pellegrino.
- Bossolo, cassetta usata per l'elezione delle magistrature cittadine, con effigiati Santa Scolastica e san Benedetto da Norcia, della metà del XV secolo, in legno policromo, di bottega umbra.
- San Francesco d'Assisi in gloria con le tre virtù francescane della Povertà, Castità e Obbedienza e in basso da quella dei vizi dell'Avarizia, Lussuria e Suberbia (1480 circa), attribuito a Francesco Botticini, proveniente dalla Chiesa di San Francesco.5
- Madonna con Bambino in trono tra santa Chiara, san Francesco d'Assisi, san Bonaventura, sant'Antonio da Padova, san Ludovico di Tolosa e san Luigi IX ; Annunciazione ; Cristo in pietà, pala d'altare (1525 circa), attribuita ad Antonio da Faenza,6 proveniente dalla Chiesa della Santissima Annunziata.
- Madonna con Bambino in gloria e santi, pala d'altare (1547), da alcuni attribuita a Girolamo e Vincenzo Sparatane da altri ad anonimo umbro del sec. XVI,7 proveniente dall'altare maggiore della Chiesa della Madonna del Rosario.
Nella seconda sezione del Museo è esposta la Collezione Massenzi, frutto di una generosa donazione fatta nel 2002 al Comune di Norcia dal Cav. Evelino Massenzi, venuto a mancare nel 2011 all'età di 105 anni ed originario della città. La collezione esposta è composta da un centinaio di reperti bronzei e vasi etruschi, greci e in minor misura magnogreci, databili dal IX secolo p.e.v. all’età romana, ed altre opere di età medievale a carattere sacro.
Sedici teche raccontano la storia della ceramografia etrusca dall’epoca orientalizzante all’ellenismo, con l’edizione di pregevoli materiali greci d’importazione. Anfore in bucchero, vasi attici a figure nere e rosse, skyphos, crateri riccamente decorati.
La Castellina, infine, ospita dal 2003 una mostra archeologica permanente "Partire per l’aldilà", con esposte alcune delle tombe di epoca ellenistica e dei relativi corredi, di notevole interesse storico, nelle tipologie “a fossa”, “a cassone” e “a camera”, rinvenute nella frazione di Popoli e nelle località intorno a Norcia di Colle dell’Annunziata (necropoli degli impianti sportivi) e Opaco (necropoli del caseificio). 8
- 1. Cfr. Scheda n.1064 Petrus Pictor, Cristo crocifisso. della Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 2. Così chiamata o per l’ampio manto (pallium) che riveste l’effige della Vergine che vi è ospitata o per un particolare decorativo oggi scomparso o per un oggetto a forma di palla che fu scagliato contro la stessa immagine e che avrebbe lasciato un segno miracoloso.
- 3. Cfr. Scheda n.69155 Duknovic Ivan , Madonna con Bambino entro edicola,San Giovanni Battista,San Giovanni Evangelista,Motivi decorativi vegetali,Maria Vergine annunciata,Angelo annunciante. della Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 4. detto "Luca il Giovane" per distinguerlo dallo zio paterno, il celebre scultore Luca Della Robbia (1399/1400–1482). Da segnalare che altri attribuiscono le sculture al fratello maggiore Giovanni Antonio Della Robbia, altri al padre Andrea di Marco Della Robbia e altri ancora genericamente alla scuola dei Della Robbia. Cfr. Scheda n.73188 Della Robbia Giovanni Antonio , Annunciazione. Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 5. Cfr. Scheda n.13178 Botticini Francesco , San Francesco d'Assisi in gloria. Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 6. Cfr. Scheda n.20533 Antonio , Madonna con Bambino in trono tra santa Chiara, san Francesco d'Assisi, san Bonaventura, sant'Antonio da Padova, san Ludovico di Tolosa e san Luigi IX,Annunciazione,Cristo in pietà. Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 7. In questo senso cfr. Scheda n.26746 Anonimo umbro sec. XVI , Madonna con Bambino in gloria e santi. Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ , sito web visitato nel mese di maggio 2013.
- 8. Grisanti, C. (2005). Musei in Umbria. Museo civico e diocesano "La Castellina". Norcia. Pubblicazione della Regione Umbria - Assessorato Beni e attività culturali. Città di Castello: Litograf.
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