COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
La chiesa di San Salvatore, sorge presso il cimitero di Campi, in un'area pianeggiante; già nota nel 1115 come Pieve di Santa Maria, nel 1493 fu concessa con il titolo di San Salvatore dai monaci di Sant'Eutizio alla Comunità di “Campli”. L’antica Pieve era un edificio ad una sola navata - quella attualmente di sinistra - che fu ingrandita con una seconda. L'unione dei due corpi di fabbrica diede luogo a due portali e a due rosoni: il primo trecentesco ed il secondo tardogotico quattrocentesco, sotto un unico tetto a campana.
Architettonicamente la chiesa di San Salvatore, realizzata anche con blocchi squadrati provenienti da una vicina necropoli1, presenta, addossato alla facciata, un portico sorretto in mezzo da una colonna. Sul retro della chiesa, nel lato destro, trova posto il campanile del XVI sec., terminante con una vela.
Le due navate che compongono la chiesa sono divise in otto campate dai cinque pilastri, che sorreggono volte a crociera con costoloni. Le volte sono estese a tutto l’impianto, salvo la parte anteriore della navata di sinistra che è a capriate. Questa zona, che è la più antica, ha un arco ogivale tutto affrescato (anno 1451). All'interno, la navata destra presenta soltanto un nicchione affrescato nel 1505 da G. di Giovannofrio. La navata di sinistra e l'iconostasi in fondo, mostano ancora - in parte - affreschi quattrocenteschi tra cui alcuni attribuibili a Giovanni ed Antonio Sparapane. Sono realizzati dagli Saprapane tra il 1460 ed il 1480: il dipinto murale "Agnus Dei e profeti" e la successione degli affreschi "Compianto sul Cristo morto" ; "Marie al sepolcro" ; "Angelo annunciante" ; "Maria Vergine annunciata" ; "Madonna con Bambino, apostoli e santi". Si riconosce il tratto di Domenico da Leonessa nel dipinto murale "Allegoria del Sacrificio eucaristico" (1466).2 Nella zona presbiteriale dietro l’altare si trova il pezzo più antico: una Crocifissione del 1380. 3
Architettonicamente la chiesa di San Salvatore, realizzata anche con blocchi squadrati provenienti da una vicina necropoli1, presenta, addossato alla facciata, un portico sorretto in mezzo da una colonna. Sul retro della chiesa, nel lato destro, trova posto il campanile del XVI sec., terminante con una vela.
Le due navate che compongono la chiesa sono divise in otto campate dai cinque pilastri, che sorreggono volte a crociera con costoloni. Le volte sono estese a tutto l’impianto, salvo la parte anteriore della navata di sinistra che è a capriate. Questa zona, che è la più antica, ha un arco ogivale tutto affrescato (anno 1451). All'interno, la navata destra presenta soltanto un nicchione affrescato nel 1505 da G. di Giovannofrio. La navata di sinistra e l'iconostasi in fondo, mostano ancora - in parte - affreschi quattrocenteschi tra cui alcuni attribuibili a Giovanni ed Antonio Sparapane. Sono realizzati dagli Saprapane tra il 1460 ed il 1480: il dipinto murale "Agnus Dei e profeti" e la successione degli affreschi "Compianto sul Cristo morto" ; "Marie al sepolcro" ; "Angelo annunciante" ; "Maria Vergine annunciata" ; "Madonna con Bambino, apostoli e santi". Si riconosce il tratto di Domenico da Leonessa nel dipinto murale "Allegoria del Sacrificio eucaristico" (1466).2 Nella zona presbiteriale dietro l’altare si trova il pezzo più antico: una Crocifissione del 1380. 3
- 1. AA.VV. (2000). Spoletino Valnerina. Ricerche per la progettazione di una rete di itinerari turistici e ecologici. Perugia:IRRES.
- 2. Cfr. Fondazione Federico Zeri http: www.fondazionezeri.unibo.it, visitato nel mese di settembre 2012
- 3. Informazioni tratte sito ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, http: www.sibillini.net, visitato nel mese di settembre 2012