COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici fortificati:
La torre de' Saddi fa parte del complesso architettonico della Pieve de' Saddi.
La torre è il più antico elemento che compone questo complesso architettonico. Alcuni studiosi fanno risalire la sua costruzione al nono secolo, altri addirittura a quello precedente.1
La posizione, su un'altura che domina la valle, e l'impianto massiccio, senza finestre nella parte bassa, le attribuiscono una originaria funzione difensiva. La pianta è quadrata e non presenta alcuna merlatura; ciò non esclude però che in qualche tempo possa averne avute.
Dall'ingresso si accede ad un vestibolo con volticelle e mensole, risalente al secolo XV. Dalla suddetta sala parte una scala che sale verso la parte più alta della torre.
In cima alla scala si può ammirare lo stemma della famiglia Vitelli, in maiolica cromata, posto in loco nel 1521, a memoria dell'appartenenza di tutto il complesso de' Saddi a questa famiglia.2
Sopra la porta di accesso, si trova una finestra, che, si narra, fosse utilizzata dai vescovi per benedire la comunità partecipante alle celebrazioni in onore di San Crescentino (altrimenti noto come San Crescenziano).Pieve de' Saddi. Maggiori informazioni si possono trovare nel sito http://www.pietralunga.it, visitato nel mese di gennaio 2013." href="#footnote3_20ezbeb">3
L'abitazione è l'edificio che ha subito maggiori modifiche nel tempo, soprattutto durante l'intervento del vescovo di Città di Castello, Giulio Vitelli, nel 1520 ed in seguito ai terremoti, che hanno interessato la zona.
La posizione, su un'altura che domina la valle, e l'impianto massiccio, senza finestre nella parte bassa, le attribuiscono una originaria funzione difensiva. La pianta è quadrata e non presenta alcuna merlatura; ciò non esclude però che in qualche tempo possa averne avute.
Dall'ingresso si accede ad un vestibolo con volticelle e mensole, risalente al secolo XV. Dalla suddetta sala parte una scala che sale verso la parte più alta della torre.
In cima alla scala si può ammirare lo stemma della famiglia Vitelli, in maiolica cromata, posto in loco nel 1521, a memoria dell'appartenenza di tutto il complesso de' Saddi a questa famiglia.2
Sopra la porta di accesso, si trova una finestra, che, si narra, fosse utilizzata dai vescovi per benedire la comunità partecipante alle celebrazioni in onore di San Crescentino (altrimenti noto come San Crescenziano).Pieve de' Saddi. Maggiori informazioni si possono trovare nel sito http://www.pietralunga.it, visitato nel mese di gennaio 2013." href="#footnote3_20ezbeb">3
L'abitazione è l'edificio che ha subito maggiori modifiche nel tempo, soprattutto durante l'intervento del vescovo di Città di Castello, Giulio Vitelli, nel 1520 ed in seguito ai terremoti, che hanno interessato la zona.
- 1. Sperandio, B. (2001). Chiesa romaniche in Umbria. Perugia: Quattroemme. pp. 95-96. Anna Rita Vignarelli (2012). Montone. In Marcucci, L. Villani, M. (Eds.) Atlante del Barocco in Italia. Umbria. Roma: De Luca Editori d'Arte. p.391.
- 2. Nel XVI secolo, infatti, la famiglia Vitelli detenne la proprietà di tutto il complesso.
- 3. Cfr. Pieve de' Saddi. Maggiori informazioni si possono trovare nel sito http://www.pietralunga.it, visitato nel mese di gennaio 2013.