Leggenda del Beato Pellegrino

COMUNI dell'UMBRIA:

Aneddotica:

La leggenda del beato pellegrino di Montefalco riguarda il corpo mummificato di un pellegrino tuttora esposto in una teca nella Chiesa di Sant'Agostino.

L'accaduto, che dovrebbe collocarsi nel corso del XIV secolo, viene così testualmente narratto - riferendo "quel tanto che la fama pubblica ha trasmesso sul detto corpo" - dal sacerdote Stefano Monticelli agli inizi del XIX secolo1

"Dice dunque la tradizione che giunto quest'Uomo in Montefalco, in abito di Pellegrino, il più verosimilmente per venerare il Santuario della Beata Chiara2, non molto innanzi passata agli eterni riposi con fama estesissima di Santità, e di grido per i prodigiosi Misteri riconosciuti nel di lei Corpo, dopo avere egli sodisfatta la sua santa curiosità e devozione si portasse nella Chiesa dei suddetti Padri Agostiniani per venerare i Corpi delle due Discepole della medesima le Beate Illuminata e Chiarella;Chiesa di Sant'Agostino." href="#footnote3_8nu4and">3 ed avvicinandosi la sera pregasse per essere ivi ricettato in quella notte, del che compiaciuto, e tornato in Chiesa prima di andare al riposo ivi rimanesse tutta la notte addormentandosi a piedi di un confessionale inginocchiato a terra con il capo appoggiato al muro, nella identifica positura, in cui si vede di presente nell'Armario della Sacrestia.

[img_assist|nid=700|title=Il corpo mummificato del Beato Pellegrino oggi|desc=|link=none|align=center|width=450] Andatosi la mattina dal Sacrestano ad aprire la Chiesa, e trovato l'Ospite in quella positura, credendolo addormentato si fece a scuoterlo, ma ben presto si avvide ei essere di già cadavere, per cui senza ulteriori indugi, tolte di dosso le Carte, che aveva seco, gli fu data Sepoltura.

Tornato la mattina seguente il Sacrestano ad aprire la Chiesa, trovò il Cadavere fuori del Sepolcro, e nuovamente risotterrato si trovò nei seguenti giorni nuovamente fuori; del che sorpresi non meno i Religiosi, che tutta la Popolazione spettatrice oculare di un tale portento fu pensato di collocarlo nel Campanile senza sotter­rarlo, ed è fama, che ivi sia stato tenuto sopra cento anni; finché veduta l'incorruttibilità del di lui Corpo, e persino l'integrità delle vestimenta senza il più minimo cattivo odore, e l'immobilità eziandio del medesimo nella positura, in cui fu trovato a piedi del Confessionale, conoscendosi nel totale qualche cosa di prodigioso, decisero quei Padri di collocarlo nella Sacrestia in un Armario nella identica positura, e con quei medesimi Abiti di Pellegrino, che portava indosso alla sua morte; ed in questo stato si ammira anche in oggi senza sorpresa di chiunque vi concorre a vederlo.

Qualche tempo dopo, venuto in Montefalco uno Spagnuolo richiese del Pellegrino, che diceva di aver saputo esser morto in questa Terra, e portatosi dal Padre Priore di quel tempo dimandò ed ottenne per eccesso di bontà del medesimo tutte le Carte, che gli si erano trovate indosso, le quali essendo in lingua nazionale niuno si era dato il carico di farle trasporre per conoscere, chi fosse quel Pellegrino defonto, per cui si è restato da tutti in quella medesima ignoranza di esso, in cui si fu alla di lui morte senza punto riflettere, che la Conservazione di un Corpo umano mantenuto intatto per tanto tempo senza aver dato il minimo segno di corruzione aveva certamente qualche cosa di prodigioso, e meritava più scrupolose indagini, e la conservazione di tutte le Carte trovategli. Questo è quanto generalmente si racconta con tradizione costante di questo così chiamato Beato Pellegrino, a cui si attribuiscono eziandio delle Grazie ottenute da qualcuno, che si è raccomandato a lui, quali però io ometto, non essendo state le medesime sottoposte alla disanima della Chiesa."
  • 1. Monticelli, S. "Compendio istorico della vita, virtù, e miracoli di s. Fortunato confessore paroco e protettore di Montefalco compilato dal sacerdote romano Stefano Monticelli dedicato a Sua Eccellenza R.ma Monsignore Giovanni Maria dei Conti Mastai Ferretti Arcivescovo di Spoleto ed Abate Perpetuo di Santa Croce di Sassovivo". Fuligno : Tipografia Tomassini, 1829. pp.404-406. http://books.google.it/books/about/Compendio_istorico_della_vita.html?id...
  • 2. Chiara da Montefalco (Montefalco, 1268 – Montefalco, 17 agosto 1308). Nel 1881 è stata proclamata santa da papa Leone XIII.
  • 3. I "resti mortali" delle due beate sono ancora oggi esposti in una teca nella Chiesa di Sant'Agostino.
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