COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
La chiesa del Beato Pietro Bonilli si trova all'interno del piccolo paese di Cannaiola, frazione del comune di Trevi. Edificata nei primi anni del XVII secolo e più volte ampliata e rimaneggiata nei secoli successivi, era in origine dedicata a San Michele Arcangelo. [img_assist|nid=833|title=Chiesa del Beato Pietro Bonilli|desc=(Credit foto: Ficola Paolo, Provincia di Perugia)|link=none|align=left|width=300|height=375]Nel 1648, successivamente alla riapertura delle catacombe romane e per concessione di papa Innocenzo X, vi fu traslato il corpo di San Marice, martire romano e co-protettore di Cannaiola dal 1647.
La chiesa dal 24 aprile 1998 accoglie il corpo del Beato Pietro Bonilli, che ne fu il parroco per 34 anni e che, dal 1988, dopo la sua beatificazione, era stato custodito per dieci anni in un’urna di vetro nella chiesa di San Filippo Neri situata al Centro di Spoleto.1
Architettonicamente, la chiesa seicentesca, presenta una facciata a capanna con campanile esterno. Quest'ultimo, di forma quadrata, venne completato nel 1606 ed ha mantenuto inalterata nel tempo la sua struttura originaria. Internamente è a navata unica absidata, sul lato destro, per chi entra nella chiesa, è posto il simulacro di san Marice: ai piedi della statua si conservano i suoi resti mortali. In altre teche all'interno del Santuario sono conservate anche le reliquie dei martiri Abbondio, Adriano, Anastasio, Giocondo, Giustino, Maurizio, Quirino e Teodoro, sempre concesse da Innocenzo X, traslate dalle chiese di Roma e collocate a Cannaiola nel 1648.
Sulla parete di sinistra, all’interno della cappella, sono invece conservate le spoglie del Beato Bonilli sormontate da una vetrata artistica, realizzata nel 1999 dallo studio Moretti-Caselli di Perugia. Sulla stessa parete un crocifisso ligneo.
Nel presbiterio, all’interno di una mostra d’altare lignea seicentesca, si può ammirare un maestoso gruppo scultoreo di tre statue di cartapesta colorata raffiguranti la Madonna San Giuseppe e Gesù, quest'ultimo è rappresentato non in età infantile, come solitamente viene fatto, ma oltrepassata l'adolescenza, l'opera fu voluta dallo stesso Bonilli che la fece scolpire a Lecce, nella bottega di Pasquale Conte, nel 1886 e la collocò dietro l'altare maggiore. Tra gli arredi vanno annoverati anche un confessionale in noce, un “Gesù Bambino” barocco in cera.2
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La chiesa dal 24 aprile 1998 accoglie il corpo del Beato Pietro Bonilli, che ne fu il parroco per 34 anni e che, dal 1988, dopo la sua beatificazione, era stato custodito per dieci anni in un’urna di vetro nella chiesa di San Filippo Neri situata al Centro di Spoleto.1
Architettonicamente, la chiesa seicentesca, presenta una facciata a capanna con campanile esterno. Quest'ultimo, di forma quadrata, venne completato nel 1606 ed ha mantenuto inalterata nel tempo la sua struttura originaria. Internamente è a navata unica absidata, sul lato destro, per chi entra nella chiesa, è posto il simulacro di san Marice: ai piedi della statua si conservano i suoi resti mortali. In altre teche all'interno del Santuario sono conservate anche le reliquie dei martiri Abbondio, Adriano, Anastasio, Giocondo, Giustino, Maurizio, Quirino e Teodoro, sempre concesse da Innocenzo X, traslate dalle chiese di Roma e collocate a Cannaiola nel 1648.
Sulla parete di sinistra, all’interno della cappella, sono invece conservate le spoglie del Beato Bonilli sormontate da una vetrata artistica, realizzata nel 1999 dallo studio Moretti-Caselli di Perugia. Sulla stessa parete un crocifisso ligneo.
Nel presbiterio, all’interno di una mostra d’altare lignea seicentesca, si può ammirare un maestoso gruppo scultoreo di tre statue di cartapesta colorata raffiguranti la Madonna San Giuseppe e Gesù, quest'ultimo è rappresentato non in età infantile, come solitamente viene fatto, ma oltrepassata l'adolescenza, l'opera fu voluta dallo stesso Bonilli che la fece scolpire a Lecce, nella bottega di Pasquale Conte, nel 1886 e la collocò dietro l'altare maggiore. Tra gli arredi vanno annoverati anche un confessionale in noce, un “Gesù Bambino” barocco in cera.2
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- 1. Lo spostamento delle spoglie del Beato avvenne in seguito ai danni del terremoto del 1997. Venne scelta la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo perchè il sacerdote, quando ancora era in vita, vi aveva prestato la sua opera di apostolato.
- 2. Amandoli, C. Chiesa del Beato Pietro Bonilli. Censimento dei santuari cristiani in Italia dall'antichità ai nostri giorni. http://www.santuaricristiani.iccd.beniculturali.it/Common/dettaglio.aspx... visitato nel mese di febbraio 2013 ed al quale si rimanda per approfondimenti.