COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici fortificati:
Altre emergenze architettoniche e culturali:
Il castello di Pissignano conserva ancora oggi la forma triangolare dei castelli di pendio.
Il centro abitato di Pissignano1
si cinge di mura ed edifici difensivi tra la fine del XI e gli inizi del XII secolo, per poi rafforzare la struttura nel Cinquecento.
[img_assist|nid=656|title=Castello di Pissignano|desc=(Credit foto: http://stronghold.forumfree.it)|link=none|align=center|width=450]
Posto sopra il tempio del Clitunno, lungo la via Flaminia, proprio per la sua posizione, fu più volte punto di partenza per attacchi alla città di Spoleto.2
Le mura di cinta seguono un perimetro triangolare. Sulla parte più alta del pendio si trova la torre di vertice, quella più slanciata; poco più in basso si può ammirare la massiccia torre pentagonale, trasformata poi in campanile della chiesa di San Benedetto, e ciò che rimane di quella posta più in basso.
Per ridurre l'inclinazione del terreno è stato realizzato un ottimale terrazzamento, sopra il quale sono state poste le abitazioni, che ancora oggi mantengono l'impronta medievale.
Il cuore del paese è costituito dalla Chiesa di San Benedetto e dal palazzo comunale.3
Non si può tralasciare, per quanto riguarda la storia più recente, che Pissignano, nel 1943, fu utilizzato come campo di concentramento fascista.
[img_assist|nid=656|title=Castello di Pissignano|desc=(Credit foto: http://stronghold.forumfree.it)|link=none|align=center|width=450]
Posto sopra il tempio del Clitunno, lungo la via Flaminia, proprio per la sua posizione, fu più volte punto di partenza per attacchi alla città di Spoleto.2
Le mura di cinta seguono un perimetro triangolare. Sulla parte più alta del pendio si trova la torre di vertice, quella più slanciata; poco più in basso si può ammirare la massiccia torre pentagonale, trasformata poi in campanile della chiesa di San Benedetto, e ciò che rimane di quella posta più in basso.
Per ridurre l'inclinazione del terreno è stato realizzato un ottimale terrazzamento, sopra il quale sono state poste le abitazioni, che ancora oggi mantengono l'impronta medievale.
Il cuore del paese è costituito dalla Chiesa di San Benedetto e dal palazzo comunale.3
Non si può tralasciare, per quanto riguarda la storia più recente, che Pissignano, nel 1943, fu utilizzato come campo di concentramento fascista.
- 1. Originariamente il luogo era denominato Buonasbarra; il toponimo attuale deriva probabilmente dalla vicinanza con le fonti del Clitunno ed in particolare dalla piscina in cui si festeggiava - alla fine di aprile - Giove Clitunno.
- 2. Nel luglio del 1155 partì da Pissignano l'imperatore Federico Barbarossa, che voleva punire gli spoletini per aver rifiutato di pagare il mantenimento del suo esercito; nel 1505 il capitano di ventura Picozzo, ovvero Girolamo dei Brancaleoni di Scheggino, guidò una scorribanda contro Spoleto.
- 3. Cfr. Amoni, D. (1999). Castelli, fortezze e rocche dell'Umbria, Perugia, Quattroemme. pp. 56-57. Informazioni tratte dal sito http://www.associazionelafortezza.it, visitato nel mese di ottobre 2012.
