COMUNI dell'UMBRIA:
Altre emergenze architettoniche e culturali:
Posto in cima ad una collina, che domina la valle dei fiumi Topino e Clitunno, il borgo di Montefalco è circondato da vigneti (di sagrantino) ed uliveti. L'ampia visuale panoramica che si gode da Montefalco gli ha valso l'appellativo di Ringhiera dell'Umbria.1
In origine fu l'antico insediamento romano di Falisco, poi Coccorone (pagus di Corcurione) a partire dalla caduta dell'impero romano, che lentamente si dota di sistemi difensivi. Nel XII secolo furono erette solide mura circolari, che racchiusero nel castello tutte le abitazioni. Cinque porte si aprirono nelle mura di Montefalco: esse erano collegate attraverso strade principali direttamente con la piazza centrale anch'essa di forma pressoché rotonda, luogo del potere politico e religioso.
Le porte erano: Portone di Santa Maria; Porta San Lorenzo; Porta San Clemente; Porta di Camiano e Porta San Bartolomeo o di Federico II.
In particolare quest'ultima, porta San Bartolomeo o di Federico III, vanta documenti, che attestano la costruzione, avvenuta nel 1244.2 Attraverso la porta, ad arco ogivale, entrarono a Montefalco l'imperatore Federico II, suo figlio Enzo e l'intellettuale Pier delle Vigne. Sopra la porta sono scolpiti i simboli imperiali e papali: l'aquila bicipite e la croce. Sopra l'arco è posta anche una l'epigrafe: I(n) N(omine) Domini) A(men) H(oc) OP(us) E(st) AC(tum) Anno) Domini) M.CC.XLIIII / IUS(S) U Domini) LEOPARDI/ POT(estatis) COR(onii) / PO(r)TA/../ANG(elus) P(etri) /ME/ FE(cit).3
Sopra porta Camiano si può ammirare, invece, il più antico stemma di Montefalco, realizzato in cotto. 4
La città di Montefalco si ingrandisce intorno al suo castello, tanto che, nel 1324, si provvede ad erigere una seconda cinta di mura. L'ampliamento, che inglobò l'espansione dell'abitato, fu realizzato seguendo il progetto dell'architetto Lorenzo Maitani.
Il castello si presentava solido e munito di imponenti bastioni difensivi, che lo rendevano visibile da tutta la pianura circostante.
Furono mantenute le porte di Camiano e di Federico II e furono costruite quelle di Sant'Agostino e della Rocca.
Porta Sant'Agostino si trova nel tratto della cinta muraria meglio conservato. Sotto la volta si può ammirare un affresco della Madonna e dei santi, del secolo XIV. La porta è sormontata da una torre merlata: strumento difensivo tipico del periodo medievale. Sulla sinistra, le mura continuano fino alla torre d'angolo, detta del Verziere.
Porta della Rocca invece si trova dove un tempo si poteva ammirare anche la rocca posta a difesa del borgo. Essa però fu quasi completamente distrutta nel 1439, quando la città si consegnò alle truppe pontificie, guidate dal cardinale Giovanni Vitelleschi, che posero fine alla signoria dei Trinci.
In origine fu l'antico insediamento romano di Falisco, poi Coccorone (pagus di Corcurione) a partire dalla caduta dell'impero romano, che lentamente si dota di sistemi difensivi. Nel XII secolo furono erette solide mura circolari, che racchiusero nel castello tutte le abitazioni. Cinque porte si aprirono nelle mura di Montefalco: esse erano collegate attraverso strade principali direttamente con la piazza centrale anch'essa di forma pressoché rotonda, luogo del potere politico e religioso.
Le porte erano: Portone di Santa Maria; Porta San Lorenzo; Porta San Clemente; Porta di Camiano e Porta San Bartolomeo o di Federico II.
In particolare quest'ultima, porta San Bartolomeo o di Federico III, vanta documenti, che attestano la costruzione, avvenuta nel 1244.2 Attraverso la porta, ad arco ogivale, entrarono a Montefalco l'imperatore Federico II, suo figlio Enzo e l'intellettuale Pier delle Vigne. Sopra la porta sono scolpiti i simboli imperiali e papali: l'aquila bicipite e la croce. Sopra l'arco è posta anche una l'epigrafe: I(n) N(omine) Domini) A(men) H(oc) OP(us) E(st) AC(tum) Anno) Domini) M.CC.XLIIII / IUS(S) U Domini) LEOPARDI/ POT(estatis) COR(onii) / PO(r)TA/../ANG(elus) P(etri) /ME/ FE(cit).3
Sopra porta Camiano si può ammirare, invece, il più antico stemma di Montefalco, realizzato in cotto. 4
La città di Montefalco si ingrandisce intorno al suo castello, tanto che, nel 1324, si provvede ad erigere una seconda cinta di mura. L'ampliamento, che inglobò l'espansione dell'abitato, fu realizzato seguendo il progetto dell'architetto Lorenzo Maitani.
Il castello si presentava solido e munito di imponenti bastioni difensivi, che lo rendevano visibile da tutta la pianura circostante.
Furono mantenute le porte di Camiano e di Federico II e furono costruite quelle di Sant'Agostino e della Rocca.
Porta Sant'Agostino si trova nel tratto della cinta muraria meglio conservato. Sotto la volta si può ammirare un affresco della Madonna e dei santi, del secolo XIV. La porta è sormontata da una torre merlata: strumento difensivo tipico del periodo medievale. Sulla sinistra, le mura continuano fino alla torre d'angolo, detta del Verziere.
Porta della Rocca invece si trova dove un tempo si poteva ammirare anche la rocca posta a difesa del borgo. Essa però fu quasi completamente distrutta nel 1439, quando la città si consegnò alle truppe pontificie, guidate dal cardinale Giovanni Vitelleschi, che posero fine alla signoria dei Trinci.
- 1. Un meraviglioso punto panoramico si trova oltre porta della Rocca, raggiungibile dalla piazza centrale percorrendo - proprio - via Ringhiera dell'Umbria.
- 2. Alcune carte indicano una porta di San Bartolomeo già esistente nella primitiva cinta muraria, nel 1233; in occasione però della venuta in città dell'imperatore però essa fu interamente rifatta.
- 3. Fu proprio l'imperatore Federico II che cambiò il nome del castello in Montefalcone, prima, e poi definitivamente in Montefalco. Emblema del comune divenne un falco da caccia.
- 4. Notizie di questa porta si trovano in un documento del 1216, ma probabilmente si tratta di una porta precedente di cui si sono perdute le tracce. Dell'attuale accesso le prime testimonianze risalgono al 1225. Cfr. http://www.lamiaumbria.it, sito visitato il mese di novembre 2012.