COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici abitativi:
La Barbieria di Ferdinando Lolli si apriva lungo via Mazzini, strada tradizionalmente dedicata alle attività commerciali, come recita una guida alla città di fine Ottocento.
Lungo via Mazzini, strada tradizionalmente dedicata alle attività commerciali, si apriva,
come recita una guida alla città di fine Ottocento, il "gabinetto di profumiere" di
Ferdinando Lolli, descritto come un luogo "dipinto con eleganza e buon gusto nel 1858
da Napoleone Verga"1.
La decorazione nel suo complesso risente di una impostazione classica: infatti, una semplice zoccolatura sostiene delle lesene che dividono ognuna delle pareti laterali in ampie campiture; in alto, funge da architrave un fregio continuo decorato - nella fascia inferiore - da campanule su fondo dorato, in quello superiore, da fogliami sottilissimi alternati a mazzetti di piume.
L'effetto complessivo restituisce un'atmosfera di elegante sontuosità e viene raggiunto attraverso l'uso sapiente del trompe-l'oeil: infatti, negli spazi tra le lesene, su ciascuna delle pareti laterali, sono dipinti tre pannelli di finto cuoio, fittamente decorati a grottesche su fondi di azzurri diversi: per aumentare l’illusione del pellame teso sulla parete, lungo i bordi sono inseriti dei chiodi da tappezziere, con la testa rotonda in ottone dorato. Tra i racemi sono disposte delle gemme dipinte, su cui rapidi e sapienti tocchi di bianco simulano il riflesso della luce. Le pareti laterali recano tracce evidenti di una decorazione precedente, mentre la volta è dipinta direttamente sul tono chiaro dell’intonaco.
La parete di fondo, opposta a quella di accesso, non reca una vera e propria decorazione, ma solo una tinta quasi monocroma, poiché è probabile che in quella zona fosse prevista fin dall'inizio la presenza di uno specchio, indispensabile in un Negozio di barbieria.
La voltina a padiglione ha una decorazione ancora più ricca, al cui interno si iscrivono un tondo centrale e due esagoni figurati: nel tondo centrale, seduta sulle nubi e sostenuta da ninfe, si trova Venere, mentre in ognuno degli spazi più piccoli è una figura di puttino, uno identificabile con Cupido bendato e nell'atto di scoccare una freccia, l'altro che agita un vessillo con un cuore. Il resto della superficie ha una sorta di cassettonato con cornici a ovuli e specchiature azzurre e rosse con motivi decorativi fitomorfi, in parte dorati, con figure di uccellini. Ogni riquadro e ogni cornice tiene conto della luce naturale che proviene dall'ampia porta di accesso: così i fondi hanno toni degradanti dal chiaro allo scuro, le dorature proiettano ombre sottili e le cornici sono alternatamente in ombra e luce.
La barbieria, di proprietà dell’Università degli Studi di Perugia che nel 2003 ha provveduto a restaurarla, ora è destinata ad una nuova attività: il punto informativo dell’Ateneo Perugino sui servizi agli studenti.2
La decorazione nel suo complesso risente di una impostazione classica: infatti, una semplice zoccolatura sostiene delle lesene che dividono ognuna delle pareti laterali in ampie campiture; in alto, funge da architrave un fregio continuo decorato - nella fascia inferiore - da campanule su fondo dorato, in quello superiore, da fogliami sottilissimi alternati a mazzetti di piume.
L'effetto complessivo restituisce un'atmosfera di elegante sontuosità e viene raggiunto attraverso l'uso sapiente del trompe-l'oeil: infatti, negli spazi tra le lesene, su ciascuna delle pareti laterali, sono dipinti tre pannelli di finto cuoio, fittamente decorati a grottesche su fondi di azzurri diversi: per aumentare l’illusione del pellame teso sulla parete, lungo i bordi sono inseriti dei chiodi da tappezziere, con la testa rotonda in ottone dorato. Tra i racemi sono disposte delle gemme dipinte, su cui rapidi e sapienti tocchi di bianco simulano il riflesso della luce. Le pareti laterali recano tracce evidenti di una decorazione precedente, mentre la volta è dipinta direttamente sul tono chiaro dell’intonaco.
La parete di fondo, opposta a quella di accesso, non reca una vera e propria decorazione, ma solo una tinta quasi monocroma, poiché è probabile che in quella zona fosse prevista fin dall'inizio la presenza di uno specchio, indispensabile in un Negozio di barbieria.
La voltina a padiglione ha una decorazione ancora più ricca, al cui interno si iscrivono un tondo centrale e due esagoni figurati: nel tondo centrale, seduta sulle nubi e sostenuta da ninfe, si trova Venere, mentre in ognuno degli spazi più piccoli è una figura di puttino, uno identificabile con Cupido bendato e nell'atto di scoccare una freccia, l'altro che agita un vessillo con un cuore. Il resto della superficie ha una sorta di cassettonato con cornici a ovuli e specchiature azzurre e rosse con motivi decorativi fitomorfi, in parte dorati, con figure di uccellini. Ogni riquadro e ogni cornice tiene conto della luce naturale che proviene dall'ampia porta di accesso: così i fondi hanno toni degradanti dal chiaro allo scuro, le dorature proiettano ombre sottili e le cornici sono alternatamente in ombra e luce.
La barbieria, di proprietà dell’Università degli Studi di Perugia che nel 2003 ha provveduto a restaurarla, ora è destinata ad una nuova attività: il punto informativo dell’Ateneo Perugino sui servizi agli studenti.2
- 1. Napoleone Verga (Perugia, 1833 - Nizza, 1916), si firma due volte: una prima volta, con un modesto corsivo a pennello, sull’intonaco celato dalla cornice agettante della parete sinistra, la seconda, invece, utilizza un quadrato a fondo azzurro proprio sopra la porta, per firmarsi con maggior decoro in lettere capitali dorate “N. VERGA DIPINSE NEL 1858 A LOLLI BARBIERE”.
- 2. La Barbieria di Ferdinando Lolli. Scheda a cura dell’Uffico Comunicazioni e Relazioni esterne dell’Università degli Studi di Perugia.