COMUNI dell'UMBRIA:
Musei:
Il Museo dell’Emigrazione, intitolato a Pietro Conti, primo Presidente della Regione dell’Umbria, nasce nel 2003 dalla volontà dell’amministrazione comunale di Gualdo Tadino di evocare e sottolineare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo migratorio che coinvolse l’Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, riguardando più di 27 milioni di persone. In questo contesto l’incidenza della popolazione umbra, dapprima trascurabile, diviene rilevante a partire dai primi anni del Novecento, fino a raggiungere il 7° posto nel periodo 1911-1913 nella graduatoria delle regioni a più alta emigrazione. Gualdo Tadino, insieme ai comuni della fascia dorsale appenninica, è protagonista di questa importante vicenda storica ed umana.
[img_assist|nid=504|title=Torre Civica e Museo dell'Emigrazione|desc=(Credit foto: Allegra combriccola http://www.allegracombriccola.net)|link=none|align=left|width=437]Il percorso museale è articolato in tre sezioni - ospitate in altrettante sale poste una ad ogni piano del Palazzo del Podestà e Torre civica (sec. XII) che ospita il museo - ed è realizzato con la tecnica delle proiezioni video di materiale documentario di Rai Teche e della Radio Televisione della Svizzera Italiana. All'entrata è documentato l'"Arrivo", con riferimenti alle occupazioni tipiche degli emigranti, quindi la miniera, l'edilizia, la fabbrica, l'agricoltura, etc. Una carta geografica illustra i luoghi dove gli umbri sono emigrati in circa ottanta anni. Altri oggetti legati all'emigrazione, come passaporti, permessi di lovoro o di soggiorno unitamente a foto ed immagini cercano di dare un'idea della vita dell'emigrante.
Al piano successivo è la sala del Viaggio ove si racconta di come gli emigranti raggiungevano i nuovi luoghi del lavoro, sia per quanto riguarda i paesi europei che quelli transoceanici. Rare e commoventi immagini di traversate transoceaniche, monitor che emergono da vecchie valige di cartone e antichi bauli, campane del suono che raccontano preziose testimonianze di viaggi ardui e perigliosi a bordo di lenti e stracolmi bastimenti. Viene anche ricordato il naufragio della nave Empress of Ireland, sul fiume San Lorenzo, che nel 1914 riportava in Europa gli emigrati, in cui persero la vita 1.012 passeggeri su 1.477, fra i cinque italiani che si salvarono c'erano anche due umbri.
Salendo ancora di un piano si arriva nella sala della Partenza. Qui vengono raccontati e spiegati i motivi per cui gli umbri vennero costretti ad emigrare. La cause socio-economiche furono i principali motivi dell'espulsione: le varie crisi del mondo agricolo che si succedettero negli anni presi in esame, poi la crisi dei lavori artigianali ed edili nelle città, ma anche le chiusure delle miniere (Morgnano, Bastardo) avvenute nel secondo dopoguerra.1
[img_assist|nid=504|title=Torre Civica e Museo dell'Emigrazione|desc=(Credit foto: Allegra combriccola http://www.allegracombriccola.net)|link=none|align=left|width=437]Il percorso museale è articolato in tre sezioni - ospitate in altrettante sale poste una ad ogni piano del Palazzo del Podestà e Torre civica (sec. XII) che ospita il museo - ed è realizzato con la tecnica delle proiezioni video di materiale documentario di Rai Teche e della Radio Televisione della Svizzera Italiana. All'entrata è documentato l'"Arrivo", con riferimenti alle occupazioni tipiche degli emigranti, quindi la miniera, l'edilizia, la fabbrica, l'agricoltura, etc. Una carta geografica illustra i luoghi dove gli umbri sono emigrati in circa ottanta anni. Altri oggetti legati all'emigrazione, come passaporti, permessi di lovoro o di soggiorno unitamente a foto ed immagini cercano di dare un'idea della vita dell'emigrante.
Al piano successivo è la sala del Viaggio ove si racconta di come gli emigranti raggiungevano i nuovi luoghi del lavoro, sia per quanto riguarda i paesi europei che quelli transoceanici. Rare e commoventi immagini di traversate transoceaniche, monitor che emergono da vecchie valige di cartone e antichi bauli, campane del suono che raccontano preziose testimonianze di viaggi ardui e perigliosi a bordo di lenti e stracolmi bastimenti. Viene anche ricordato il naufragio della nave Empress of Ireland, sul fiume San Lorenzo, che nel 1914 riportava in Europa gli emigrati, in cui persero la vita 1.012 passeggeri su 1.477, fra i cinque italiani che si salvarono c'erano anche due umbri.
Salendo ancora di un piano si arriva nella sala della Partenza. Qui vengono raccontati e spiegati i motivi per cui gli umbri vennero costretti ad emigrare. La cause socio-economiche furono i principali motivi dell'espulsione: le varie crisi del mondo agricolo che si succedettero negli anni presi in esame, poi la crisi dei lavori artigianali ed edili nelle città, ma anche le chiusure delle miniere (Morgnano, Bastardo) avvenute nel secondo dopoguerra.1
- 1. Informazioni tratte dal sito web del Museo Regionale dell'Emigrazione Pietro Conti http://www.emigrazione.it visitato nel mese di agosto 2012 ed al quale si rimanda per tutti gli approfonidmenti del caso e dal sito web "Gualdo Tadino guida fotografica del centro storico" http://digilander.libero.it/gualdo.images/ di Claudio Carosati visitato nel mese di agosto 2012.