Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici religiosi:

Alcuni ritengono che la chiesa di Sant' Andrea Apostolo, conosciuta anche come Pieve di S. Andrea Apostolo, sia stata edificata ben prima dell'anno mille, di certo è citata in un atto rogato il 15 agosto 1229, nella vicina Pieve della Ghea, nel quale compare come testimonio Filippo, pievano in S. Andrea di Sigillo. Ancora, nel 1334 Nicola Ottaviano, pievano di S. Andrea di Sigillo, paga la prima rata della decima papale di 20 soldi e 10 denari cortonesi. Successivamente, nei primi del ‘400 nel decimario del Vescovo di Nocera, la "pieve di Sigillo" è tra le chiese dipendenti dal Capitolo Cattedrale nocerino, il quale conferiva, indipendentemente dal Vescovo, la pievania di Sigillo.

[img_assist|nid=740|title=Chiesa di Sant'Andrea, interno|desc=(Credit foto: http://www.unitapastoralefossatosigillo.it )|link=none|align=left|width=250|height=333] Nel corso dei secoli la chiesa ha subito profondi cambiamenti e ricostruzioni, in particolare nel 1802 fu demolita e poi ricostruita per intero.1

La chiesa è ubicata nelle vicinanze dell'antica Rocca, tanto da confendersi con essa, la facciata, incompiuta, e l’abside, simili a fortilizio, si scorgono da lontano così come il campanile che si profila elevato sullo sfondo. L’architettura della chiesa è neorinascimentale, con abside ad ampio respiro e unica navata, con colonne, pilastri e capitelli. Al centro dell’abside si trova l’altare maggiore, mentre i due laterali si trovano nell’unica navata.

Merita menzione l’organo, posto sopra l’ingresso, con cantoria decorata (sec. XVIII), fu infatti costruito nel 1793 dal celebre Gaetano Callido di Venezia per la chiesa, oggi non più esistente, di S. Francesco in Fabriano e fu poi trasferito a Sigillo nel 18692. E' a tutt’oggi il primo ed unico esemplare esistente in Umbria di tale notevole autore3. Nella cimasa, sopra il cornicione della cassa, è riportata l’epigrafe “Laudate Domini in Tympano et Organo/Laudate Eum in Chordis, et Organo/Psal. 150”.

[img_assist|nid=738|title=Chiesa di Sant'Andrea, l'organo di Gaetano Callido|desc=(Credit foto: http://www.unitapastoralefossatosigillo.it )|link=none|align=center|width=450|height=338]
Di rilevante interesse anche Il coro, in noce con ampi e numerosi stalli, e leggio imponente, porta la data del 1679. Sopra il coro, in una ricca cornice, vi è un quadro settecentesco raffigurante il Martirio di Sant’Andrea. Il quadro fu fatto fare dal Pievano don Alberto Moretti, nel 1706. Lateralmente, in altri due quadri, del sec. XVI è rappresentata la Lapidazione di Santo Stefano Protomartire e la Morte di S. Anna. Ai lati dell’altare a cornu epistolae vi è il Trionfo di San Michele Arcangelo su Lucifero. Il quadro fu fatto su commissione di Federico Fazi; in un cartiglio si legge infatti: Federico Fazi MDLXXVIIII. Nella parete di fronte si trova una Deposizione dalla Croce o Pietà d’autore ignoto. 4

Il campanile della chiesa ha un concerto di quattro campane. Il campanone è dedicato al SS. Sacramento, con questa scritta: "Dalla folgore e dalla tempesta liberaci o Signore. In onore del SS: la Compagnia donò nell’anno 1851. Opera di F. Giustiniani da Foligno". La mezzana, la mezzanella e la piccola, hanno la seguente iscrizione: "In onore della Beata Maria Vergine, anno 1851. Opera di Francesco Giustiniani da Foligno".5
  • 1. Alla fine del '600 era necessario un completo restauro dell'edificio, tanto che in diversi testamenti troviamo pii legati per la nuova fabbrica. La chiesa era a unica navata, metà a volta e metà a travi scoperti, sorretti da due arconi; il campanile aveva tre campane, due del popolo e una della confraternita del sacramento. La manutenzione spettava al Comune. Il pavimento aveva dodici sepolture, e attiguo alla chiesa era il cimitero. Tra il '600 e il '700 si fondarono tre cappelle per la celebrazione di sante messe: la cappella Fazi, la cappella Petrozzi la cappella Sabatini. Alla fine del '700 la chiesa divenne pericolante; in più parti minacciava rovina; nel pavimento si era sprofondata una sepoltura; si sentì la necessità di abbandonarla. Nel 1801 l'ufficiatura parrocchiale fu portata a S. Giuseppe. Nel 1802 Mons. Piervissani, Vescovo di Nocera, ordinò che si iniziassero i lavori di demolizione. I denari si dovevano prendere dal sopravvanzo delle 4 confraternite sigillane. Il 5 luglio 1802, Mons. Piervissani, vestito pontificalmente, pose la prima pietra della nuova fabbrica. Ci furono diverse interruzioni dei lavori, finché consacrata da Mons. Piervissani nel 1845, fu aperta definitivamente al culto nel 1871. Bartoletti, D. (1965). Sigillo dell'Umbria nella storia, nell'arte, nella fede e nel folclore. Sigillo : Oratorio Madonna del Buon Consiglio, 1965. pp.250
  • 2. "Il Comune di Fabriano l’acquistò dal Fondo Culto il 22 marzo 1869 con atto pubblico, rogato dal notaio Carlo Marcellini, furono ceduti ai signori Clemente Colini, Angelo Brascugli e Pasquale Fantozzi di Sigillo, per conto e in rappresentanza della Compagnia del SS.mo Sacramento, quattro confessionali con predelle, coro con davanzali e colonnette, tutto in noce piena, due cornucopie, la balaustra di pietra della cava di Senigallia, e ... organo di 624 voci (canne), opera del celebre fabbricatore Callido". Pellegrini, G. "A Sigillo un organo di Gaetano Callido". L'ECO del Serrasanta. Quindicinale culturale e sociale di Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato di Vico, Nocera Umbra, Scheggia, Sigillo, Valfabbrica - Provincia di Perugia - Italia. N. 10 - 18 maggio 2003. http://www.protadino.it/ecodelserrasanta/20030518/13sigorgcall.html visitato nel mese di novembre 2012.
  • 3. L’organaro Gaetano Antonio Callido nacque nel 1727 ad Este e mori a Venezia nel 1813. Frequentò la scuola del celebre organaro di origine dalmata Pietro Nacchini, dal quale si staccò nel 1762 per iniziare una propria attività indipendente diventando senza dubbio uno dei maggiori rappresentanti della scuola organaria veneziana. Dalla Tavola P.a degl'organi fabbricati dal Sig.r Gaetano Callido [anni 1748, 1763-1780], Tavola 2ª degli organi fabbricati dal Sig.r Gaetano Callido Fabrica degli Organi esecutiva di Decreto dell'Eccellent.mo Savio esenti dai Dazi tutti di transito e stradali della Terra ferma [anni 1781-1798], Tavola 3ª degli organi fabricati dal Signor Gaetano Callido e figli [anni 1799-1806]; che si trovano presso la Biblioteca R. Lunelli di Trento, apprendiamo che al 1806 gli strumenti fabbricati erano 403. Cfr. Mischiati, O. CALLIDO, Gaetano (Antonio). Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 16 (1973). http://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-callido_(Dizionario_Biografico)/
  • 4. Informazioni tratte dal sito dell' Unità Pastorale Fossato di Vico-Purello-Sigillo http://www.unitapastoralefossatosigillo.it/s_andrea.htm visitato nel mese di novembre 2012.
  • 5. Pellegrini, G. "La nostre campane". L'ECO del Serrasanta. Quindicinale culturale e sociale di Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato di Vico, Nocera Umbra, Scheggia, Sigillo, Valfabbrica - Provincia di Perugia - Italia. N. 23 - 4 dicembre 2005. http://www.protadino.it/ecodelserrasanta/20051204/13campane0523.html visitato nel mese di novembre 2012
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