COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici abitativi:
Villa Faina sorge in posizione elevata, all’interno del parco pubblico dell’abitato di San Venanzo, sui resti del castello medievale di cui rimangono tratti di mura, la torre campanaria della chiesetta, una grande vasca d'acqua chiamata “la piscina” ricavata dalle rovine della chiesa.
[img_assist|nid=214|title=Villa Faina|desc=(Credit foto: Comune di San Venanzo)|link=none|align=center|width=450|height=338]
Il nucleo originale della villa, costituito da un palazzo di epoca medievale, faceva parte integrante del borgo fortificato di San Venanzo e già nel 1830 apparteneva alla famiglia dei conti Faina che, svuotando il centro dai suoi abitanti, comprarono case e orti per costruire, prima una fattoria, poi il palazzo e il parco. L’ultima trasformazione risale alla fine dell’Ottocento e conferisce al complesso l’aspetto attuale. Dal 1962 la villa è proprietà del Comune.
Il palazzo dopo la costruzione dell'ala della serra, che si protende verso il tessuto urbano circostante, acquisisce un impianto a L. Il corpo principale si eleva su tre piani ed è caratterizzato sia dal portale bugnato in cotto sia dalle alte aperture circolari incassate in cornici quadrate. Il piano nobile è riconoscibile dalle alte finestre con parapetto in ghisa che sul retro divengono più ampie e cadenzate da robusti pilastri.
Il corpo della serra presenta al piano terra finestre ad arco. Il trait d’union che lega tutte la facciate consiste nella presenza di una ricca decorazione costituita da cornici, modanature e fregi in laterizio che potrebbero essere ricondotti all’opera degli scultori perugini Raffaele Angeletti e Francesco Biscarini.
All’interno, villa Faina è decorata sontuosamente con apparati decorativi che si suppone possano essere opera di mani diverse, come quelle di Annibale Angelini, Mariano Piervittori, Vincenzo Pasqualoni.
Il verde al centro della corte delimitata dalle due ali del palazzo, è costituito da due grandi aiuole di cui una con fontana. Il parco si sostanzia in un piccolo bosco: residuo ben conservato dei boschi spontanei dell’Umbria occidentale, adagiato sul versante nord ovest del colle. Bosco arricchito dai Conti Faina con piante esotiche e, ad oggi, cela completamente alla vista il complesso di edifici della villa, che viene segnalato all’esterno solo dalla torre dell'antico castello medievale, ancora presente nel giardino.
Attualmente Villa Faina ospita la sede del Consiglio comunale e un centro congressi.1
[img_assist|nid=214|title=Villa Faina|desc=(Credit foto: Comune di San Venanzo)|link=none|align=center|width=450|height=338]
Il nucleo originale della villa, costituito da un palazzo di epoca medievale, faceva parte integrante del borgo fortificato di San Venanzo e già nel 1830 apparteneva alla famiglia dei conti Faina che, svuotando il centro dai suoi abitanti, comprarono case e orti per costruire, prima una fattoria, poi il palazzo e il parco. L’ultima trasformazione risale alla fine dell’Ottocento e conferisce al complesso l’aspetto attuale. Dal 1962 la villa è proprietà del Comune.
Il palazzo dopo la costruzione dell'ala della serra, che si protende verso il tessuto urbano circostante, acquisisce un impianto a L. Il corpo principale si eleva su tre piani ed è caratterizzato sia dal portale bugnato in cotto sia dalle alte aperture circolari incassate in cornici quadrate. Il piano nobile è riconoscibile dalle alte finestre con parapetto in ghisa che sul retro divengono più ampie e cadenzate da robusti pilastri.
Il corpo della serra presenta al piano terra finestre ad arco. Il trait d’union che lega tutte la facciate consiste nella presenza di una ricca decorazione costituita da cornici, modanature e fregi in laterizio che potrebbero essere ricondotti all’opera degli scultori perugini Raffaele Angeletti e Francesco Biscarini.
All’interno, villa Faina è decorata sontuosamente con apparati decorativi che si suppone possano essere opera di mani diverse, come quelle di Annibale Angelini, Mariano Piervittori, Vincenzo Pasqualoni.
Il verde al centro della corte delimitata dalle due ali del palazzo, è costituito da due grandi aiuole di cui una con fontana. Il parco si sostanzia in un piccolo bosco: residuo ben conservato dei boschi spontanei dell’Umbria occidentale, adagiato sul versante nord ovest del colle. Bosco arricchito dai Conti Faina con piante esotiche e, ad oggi, cela completamente alla vista il complesso di edifici della villa, che viene segnalato all’esterno solo dalla torre dell'antico castello medievale, ancora presente nel giardino.
Attualmente Villa Faina ospita la sede del Consiglio comunale e un centro congressi.1
- 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria