S.T.I.N.A.

Il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico-Ambientale Monte Peglia Selva di Meana (S.T.I.N.A.), istituito con L.R. 4, 13.01.00 (EUAP1173), ha una superficie protetta di Ha 4.535, ma interessa un'area di tipo alto-collinare e montano, estesa su ha 47.159, ricadente nei Comuni di Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Orvieto, Parrano, San Venanzo, Todi.
[img_assist|nid=424|title=|desc=Cytinus ruber (Credit foto: Wikimedia commons/Mirko Piras)|link=none|align=left|width=225] Ricomprende, al suo interno, le ANP (Aree Naturali Protette) "Selva di Meana" (3.255 ettari di boschi, popolati da tassi e martore), "Elmo-Melonta " (1.154 ettari caratterizzati dalle leccete e dal gufo reale) e "Parco del Monte Cucco" (126 ettari).
Ricadono inoltre all'interno dello S.T.I.N.A. i seguenti siti della Rete Natura 2000, previsti ai sensi della direttive comunitarie n. 92/43/CEE (direttiva "Habitat") e n. 79/409/CEE (direttiva "Uccelli"):
  • pSIC IT 5220001 "Bagno minerale di Parrano"
  • pSIC IT 5220002 "Selva di Meana"
  • pSIC IT 5220003 "Bosco dell'Elmo"
  • pSIC IT 5220004 "Boschi di Prodo e Corbara"
  • ZPS IT 5220024 "Valle del Tevere: laghi di Corbara ed Alviano"

La notevole varietà della flora conta più di mille specie, con perle rare come l'ipocisto rosso (Cytinus ruber).
L’ambiente montano del Gruppo Peglia è caratterizzato da cerrete, ma anche da estese pinete; ricchissima è la flora calcolabile in oltre un migliaio di specie. Il patrimonio naturale della zona possiede anche numerose testimonianze paleontologiche, tra le quali il giacimento preistorico del M. Peglia, vecchio di 7.000 anni.
L'area è facilmente raggiungibile sia utilizzando l'adiacente tracciato della E45 (S.S. 3 bis) dalla quale si arriva a S. Venanzo, sia utilizzando l'asse viario dell' "Autosole" con la sua uscita nell'area dell'Orvietano.
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