COMUNI dell'UMBRIA:
L’antica fornace di San Fortunato "a tunnel" posta lungo la storica via Orvietana, restaurata nel 2002, fa parte insieme alle Fornace di Compignano del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano quale testimonianza del processo preindustriale della lavorazione e della produzione di laterizi nel territorio marscianese.
È difficile datare con esattezza il periodo di appartenenza della fornace; certo è che essa fu realizzata contemporaneamente, o più probabilmente in età precedente, alla villa del complesso di San Fortunato, costruita con i mattoni della fornace stessa. Si tratta di mattoni di dimensioni piuttosto grandi e irregolari, tipicamente fatti a mano. La villa, presenta inciso su una pietra, posta su un portale, l’anno 1706 che probabilmente indica l’anno di costruzione.
La fornace è costruita in modo tale da sfruttare la morfologia del terreno. La parte alta, adibita al caricamento dei mattoni da cuocere, si trova su di una piccola altura, mentre il forno risulta interrato in tre dei suoi lati. La parte sommitale della fornace è coperta da una tettoia con struttura di travi e capriate in legno, sorretta da colonne in laterizio.
A valle della fornace si trova un piccolissimo laghetto a forma di triangolo irregolare realizzato con “sponde” in muratura, adibito alla raccolta dell’acqua piovana, utilizzata per impastare l’argilla scavata nelle immediate vicinanze.1
È difficile datare con esattezza il periodo di appartenenza della fornace; certo è che essa fu realizzata contemporaneamente, o più probabilmente in età precedente, alla villa del complesso di San Fortunato, costruita con i mattoni della fornace stessa. Si tratta di mattoni di dimensioni piuttosto grandi e irregolari, tipicamente fatti a mano. La villa, presenta inciso su una pietra, posta su un portale, l’anno 1706 che probabilmente indica l’anno di costruzione.
La fornace è costruita in modo tale da sfruttare la morfologia del terreno. La parte alta, adibita al caricamento dei mattoni da cuocere, si trova su di una piccola altura, mentre il forno risulta interrato in tre dei suoi lati. La parte sommitale della fornace è coperta da una tettoia con struttura di travi e capriate in legno, sorretta da colonne in laterizio.
A valle della fornace si trova un piccolissimo laghetto a forma di triangolo irregolare realizzato con “sponde” in muratura, adibito alla raccolta dell’acqua piovana, utilizzata per impastare l’argilla scavata nelle immediate vicinanze.1
- 1. Le informazioni riportate sono tratte da: Ceccarini M., "Fornaci restaurate", sito web del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte. 28-04-2008 < http://www.supermuseolaterizio.it/web/museo.php?valo=i_11 > visitato nel mese di ottobre 2009.