COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
I primi documenti attestanti l’esistenza della chiesa parrocchiale di San Cristoforo a Santuario della Madonna della Stella, posta dentro il Castello con fonte battesimale ed intitolata appunto a San Cristoforo, risalgono alla seconda metà del XIII secolo (1266).
Da un manoscritto custodito negli archivi parrocchiali si sa che nel XVII secolo la chiesa era a tetto, con un arco in mezzo, mentre sempre da un manoscritto risalente alla fine del 1700, redatto dal compignanese Don Costanzo Massoli, Parroco della Chiesa di San
Cristoforo (1783-1818), si apprende che nell’anno 1755 il Parroco Don Giuseppe Codanti dette inizio ai lavori di restauro della Chiesa parrocchiale.
Dalla stessa fonte si apprende che l'edificio fu quasi interamente riedificato, lasciando invariate le mura perimetrali, la pianta e le dimensioni originarie. La Chiesa, con copertura a volta e con otto pilastri di sostegno, presentava 5 altari. Un altare maggiore, isolato, caratterizzato da un dipinto, attribuito al pittore perugino Anton Maria Garbi,1 rappresentante San Cristoforo, San Carlo e San Filippo Neri, che tutt'oggi domina il fondo absidale della Chiesa. Ai lati di detto altare altri due quadri, uno raffigurante San Luigi Gonzaga e l’altro San Vito Martire.
Gli altri altari adornavano quattro cappelle laterali, per cui si avevano:
Nel 1905, dopo la morte del parroco Vecchi, la chiesa venne ricostruita per intero pur mantenendo le caratteristiche originarie. In quest'occasione la chiesa fu decorata dagli allievi e da un allievo del Dottori, secondo acluni vi avrebbe messo mano anche lo stesso artista. Il portale, con San Cristoforo nella mezza luna, e il rosone sono in cotto, la facciata colore ocra. L'interno si presenta ad una sola navata con tre arcate, l'abside quadrata è coperta da una volta a crociera. L'altare maggiore è adornato da quattro colonnine tortili che formano cinque archetti trilobati. Lungo la parete sinistra si susseguono tre grandi archi: nel primo un altarino di piccole dimensioni con colonnine tortili e archetti trilobati con la statua del Sacro Cuore, in quello di mezzo un altare dedicato a S. Antonio abate con la statua. Nella parete di destra : nel primo arco il fonte battesimale, nel secondo l'altare dedicato a S.Antonio da Padova con la statua della Madonna di Fatima opera dell'artigiano di Ortisei proveniente dal Laboratorio Moroder.2
Chiesa di San Cristoforo - Visualizzazione ingrandita della mappa
Dalla stessa fonte si apprende che l'edificio fu quasi interamente riedificato, lasciando invariate le mura perimetrali, la pianta e le dimensioni originarie. La Chiesa, con copertura a volta e con otto pilastri di sostegno, presentava 5 altari. Un altare maggiore, isolato, caratterizzato da un dipinto, attribuito al pittore perugino Anton Maria Garbi,1 rappresentante San Cristoforo, San Carlo e San Filippo Neri, che tutt'oggi domina il fondo absidale della Chiesa. Ai lati di detto altare altri due quadri, uno raffigurante San Luigi Gonzaga e l’altro San Vito Martire.
Gli altri altari adornavano quattro cappelle laterali, per cui si avevano:
- l’altare del SS.mo Rosario, sul lato destro, con il quadro raffigurante la Madonna SS.ma, San Domenico e Santa Caterina da Siena e di fianco altri due quadri in tela raffiguranti San Francesco d’Assisi e San Vincenzo.
- L’altare di San Rocco e San Marco, posto sullo stesso lato, con un quadro raffigurante entrambi i Santi ed ai lati altri due con la Madonna del Carmine e la SS.ma Annunziata.
- L’Altare di San Nicola da Tolentino, con quadro in tela raffigurante le anime del Purgatorio ed ai lati i quadri di San Nicola di Bari e Sant’Emilio.
- L’Altare di Sant’Antonio Abate, con i dipinti di San Liborio ed ai lati Sant’Andrea e San Michele Arcangelo.
Nel 1905, dopo la morte del parroco Vecchi, la chiesa venne ricostruita per intero pur mantenendo le caratteristiche originarie. In quest'occasione la chiesa fu decorata dagli allievi e da un allievo del Dottori, secondo acluni vi avrebbe messo mano anche lo stesso artista. Il portale, con San Cristoforo nella mezza luna, e il rosone sono in cotto, la facciata colore ocra. L'interno si presenta ad una sola navata con tre arcate, l'abside quadrata è coperta da una volta a crociera. L'altare maggiore è adornato da quattro colonnine tortili che formano cinque archetti trilobati. Lungo la parete sinistra si susseguono tre grandi archi: nel primo un altarino di piccole dimensioni con colonnine tortili e archetti trilobati con la statua del Sacro Cuore, in quello di mezzo un altare dedicato a S. Antonio abate con la statua. Nella parete di destra : nel primo arco il fonte battesimale, nel secondo l'altare dedicato a S.Antonio da Padova con la statua della Madonna di Fatima opera dell'artigiano di Ortisei proveniente dal Laboratorio Moroder.2
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Treccani, l'enciclopedia italiana - Garbi, Antonio Maria, Dizionario Biografico degli Italiani
GARBI, Antonio Maria. - Nacque a Tuoro sul Trasimeno il 21 maggio 1718 da Domenico e Nocenza (Perari, pp. 65, 69; Perugia, Archivio arcivescovile, Parrocchia di S. Maria Maddalena di Tuoro, Stato delle anime, 1731-45). Attivo principalmente in Umbria, secondo quanto riportato dai biografi e dalle fonti (Orsini, p. 86; Lupattelli), il G. si formò a Roma presso la bottega di Placido Costanzi; di questo soggiorno romano, circoscrivibile in base ai documenti al 1732-44 ... Leggi tutto
- 2. Cavallucci, F. (2005). Marsciano. Segni e voci dell'uomo. Editrice La Rocca, Marsciano. pp.394-395.
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