COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
Il Santuario della Madonna delle Fontanelle è situato sulle colline tra i paesi di Magione e di Montecolognola, è raggiungibile percorrendo la SR75bis che da Magione porta a Montecolognola e imboccando una stradina non asfaltata sulla sinistra.
All'origine dell'attuale santuario vi è l'edificazione, nel corso del XV secolo, di una piccola cappella sul luogo ove era una sorgente ritenuta "taumaturgica" ed una immagine della Madonna ritenuta a sua volta miracolosa.1
La chiesetta era affidata nel 1498 alla Confraternita del Crocifisso di Montecolognola e nel 1508 ai frati francescani. Nel corso del XVI secolo si decise per un ampliamento dell’edificio originale che arrivò alle attuali dimensioni. Nella prima metà Ottocento Don Vincenzo Agostini, nativo di Magione, provvedette ad un restauro dell'edifico che versava in pessime condizioni. Nell'occasione demolì il colonnato del chiostro, su cui si trovavano le camere dei frati, e sistemò l’abitazione del sacerdote.
Architettonicamente il Santuario della Madonna delle Fontanelle è realizzato in pietra arenaria, ha pianta a croce latina a navata unica, un abside con testa piatta e navate ad archi trasversi. La copertura è a tetto con due spioventi. La facciata, molto semplice, presenta un portale ligneo delimitato da una trabeazione in pietra sorretta da due pilastri. Al di sopra è una finestra rotonda a mo’ di rosone. All’interno l’elemento più caratteristico e appariscente è l’enorme dossale2 in pietra arenaria che fa da sfondo all’altare, dividendo la zona absidale e assegnandole la funzione di sacrestia.
[img_assist|nid=466|title=La Tela trafugata|desc=|link=none|align=left|width=250]Dal Santuario, nel settembre del 2011, sono stati rubati un quadro, eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante una Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura (di grandi dimensioni, circa un metro e mezzo per due e mezzo di altezza) ed un’acquasantiera in marmo rosa venato bianco del secolo XVI.
In conseguenza del furto sono state messe al sicuro altre due pregevoli opere risalenti ai secoli XVI-XVII presenti all'interno del Santuario. Si tratta del dipinto (olio su tela, cm. 280×177) raffigurante San Felice Papa con San Bernardino da Siena e un santo vescovo con angeli e della tela centinata (cm 210×180) con Dio benedicente con Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Antonio da Padova, Santa Margherita da Cortona ed angeli. I due manufatti artistici sono stati prelevati e messi in sicurezza in depositi ecclesiastici con l’autorizzazione della Soprintendenza, in attesa anche di un adeguato intervento di restauro.
All'origine dell'attuale santuario vi è l'edificazione, nel corso del XV secolo, di una piccola cappella sul luogo ove era una sorgente ritenuta "taumaturgica" ed una immagine della Madonna ritenuta a sua volta miracolosa.1
La chiesetta era affidata nel 1498 alla Confraternita del Crocifisso di Montecolognola e nel 1508 ai frati francescani. Nel corso del XVI secolo si decise per un ampliamento dell’edificio originale che arrivò alle attuali dimensioni. Nella prima metà Ottocento Don Vincenzo Agostini, nativo di Magione, provvedette ad un restauro dell'edifico che versava in pessime condizioni. Nell'occasione demolì il colonnato del chiostro, su cui si trovavano le camere dei frati, e sistemò l’abitazione del sacerdote.
Architettonicamente il Santuario della Madonna delle Fontanelle è realizzato in pietra arenaria, ha pianta a croce latina a navata unica, un abside con testa piatta e navate ad archi trasversi. La copertura è a tetto con due spioventi. La facciata, molto semplice, presenta un portale ligneo delimitato da una trabeazione in pietra sorretta da due pilastri. Al di sopra è una finestra rotonda a mo’ di rosone. All’interno l’elemento più caratteristico e appariscente è l’enorme dossale2 in pietra arenaria che fa da sfondo all’altare, dividendo la zona absidale e assegnandole la funzione di sacrestia.
[img_assist|nid=466|title=La Tela trafugata|desc=|link=none|align=left|width=250]Dal Santuario, nel settembre del 2011, sono stati rubati un quadro, eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante una Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura (di grandi dimensioni, circa un metro e mezzo per due e mezzo di altezza) ed un’acquasantiera in marmo rosa venato bianco del secolo XVI.
In conseguenza del furto sono state messe al sicuro altre due pregevoli opere risalenti ai secoli XVI-XVII presenti all'interno del Santuario. Si tratta del dipinto (olio su tela, cm. 280×177) raffigurante San Felice Papa con San Bernardino da Siena e un santo vescovo con angeli e della tela centinata (cm 210×180) con Dio benedicente con Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Antonio da Padova, Santa Margherita da Cortona ed angeli. I due manufatti artistici sono stati prelevati e messi in sicurezza in depositi ecclesiastici con l’autorizzazione della Soprintendenza, in attesa anche di un adeguato intervento di restauro.
- 1. Nel santuario, sotto il transetto sinistro, vi è una piccola grotta dotata di una sorgente d’acqua dove, sopra una roccia verde di muschio e di felci, è posta una piccola statua della Madonna molto venerata.
- 2. Nella terminologia della Chiesa cattolica, con il termine dossale (derivato e talvolta indicato nei documenti più antichi con il termine latino dorsale, ma anche denominato retrotabula) si intende un oggetto artistico destinato alla parte posteriore dell'altare. Contributori di Wikipedia, "Dossale", Wikipedia, L'enciclopedia libera, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Dossale&oldid=37253080 (in data 20 luglio 2012).