COMUNI dell'UMBRIA:
Natura e paesaggio:
La caratteristica particolare e affascinante di questo luogo è costituita dal giardino all’italiana ricco delle più varie specie arboree e erbacee, anche rarissime, che il proprietario faceva arrivare dai luoghi più lontani.
Più che un giardino l’area esterna a villa Cahen può definirsi come un vero e proprio “museo del giardino” poiché è organizzata in più giardini tematici ed è questo che dà particolare valore per rarità e precocità di realizzazione, al complesso.
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Molto vasto e disposto tutto intorno si trova il giardino seminaturale costituito perlopiù da bosco di querce e pini oltre a cipressi e tuie lungo il viale d’accesso al complesso; nella zona prospiciente l’ingresso dell’edificio si sviluppa quello all’inglese con vari tipi di cedro di cui un esemplare monumentale con aceri, tassi, abeti, cerri, lagerstruemie, roverelle ed una voliera. Il giardino all’italiana invece, si stringe intorno alla villa con un ampio piazzale definito da motivi a esedra, da una zona pensile che si affaccia sul terrazzamento inferiore dove si apre la limonaia e da riquadrature di siepi di bosso dal complesso disegno. Il giardino formale è ornato inoltre da melograni, oleandri, ibisco,aucuba, tassi, ippocastani e tante altre varietà vegetali. Sul retro della villa all’interno di quattro serre, si sviluppava il giardino tropicale di cui oggi rimane solo una serra. A fare da trait d’union tra i giardini progettati e quello seminaturale è il giardino giapponese, con il tipico assetto in pendenza ricco di ciottoli, vasche, cascatelle e ponticelli . Le specie vegetali più frequenti sono metasequoie, corbezzoli, bambù, pini, iperico, elleboro ed altro. Tutt’intorno prosegue la selva di Meana boscata a cerro, roverella, orniello e conifere.1
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Molto vasto e disposto tutto intorno si trova il giardino seminaturale costituito perlopiù da bosco di querce e pini oltre a cipressi e tuie lungo il viale d’accesso al complesso; nella zona prospiciente l’ingresso dell’edificio si sviluppa quello all’inglese con vari tipi di cedro di cui un esemplare monumentale con aceri, tassi, abeti, cerri, lagerstruemie, roverelle ed una voliera. Il giardino all’italiana invece, si stringe intorno alla villa con un ampio piazzale definito da motivi a esedra, da una zona pensile che si affaccia sul terrazzamento inferiore dove si apre la limonaia e da riquadrature di siepi di bosso dal complesso disegno. Il giardino formale è ornato inoltre da melograni, oleandri, ibisco,aucuba, tassi, ippocastani e tante altre varietà vegetali. Sul retro della villa all’interno di quattro serre, si sviluppava il giardino tropicale di cui oggi rimane solo una serra. A fare da trait d’union tra i giardini progettati e quello seminaturale è il giardino giapponese, con il tipico assetto in pendenza ricco di ciottoli, vasche, cascatelle e ponticelli . Le specie vegetali più frequenti sono metasequoie, corbezzoli, bambù, pini, iperico, elleboro ed altro. Tutt’intorno prosegue la selva di Meana boscata a cerro, roverella, orniello e conifere.1
- 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria