COMUNI dell'UMBRIA:
Architettura secondo il periodo:
Edifici abitativi:
Villa Cahen (anche detta villa Selva di Meana ), sorge alta sul crinale del monte Rufeno, in una magnifica posizione panoramica sulla riva del Paglia opposta a Torre Alfina. La villa fu fatta costruire nel 1880 dal ricchissimo finanziere di Anversa Edouard Cahen1, seguendo la tendenza del tempo in cui lo stile Liberty veniva considerato una nuova forma d’arte rappresentativa dell’unità nazionale e di distinzione delle famiglie nobili e alto-borghesi.
L’edificio ha un impianto a forma di L e si sviluppa su tre livelli. I fronti sono caratterizzati da doppie fasce marcapiano, paraste angolari con bugnatura liscia, finestre con vetrate all’inglese variamente decorate in sommità da architravi sporgenti, fasce ad arco ribassato o a doppia pendenza. Le facciate si concludono con un importate cornicione. Tre prospetti presentano un leggero aggetto che in due casi viene enfatizzato dal coronamento triangolare, dovuto all’incrocio delle falde di copertura, con finestra ad occhio al centro del timpano e pinnacolo al colmo. La sporgenza del fronte posteriore si differenzia per un aggetto più pronunciato a piano terra, di forma poligonale sulla cui sommità si apre un balconcino. Il corpo sporgente del prospetto d’ingresso, a differenza degli altri, si interrompe con la doppia fascia marcapiano del primo livello; il motivo triangolare viene comunque richiamato sopra al portone d’ingresso la cui centralità viene messa in evidenza anche dalla composta scalinata a ventaglio.Il lato sud della villa inoltre è caratterizzato, a piano terra, da una veranda in metallo e vetro. Al gioco di volumi dato dalle falde del tetto, contribuisce anche la torretta belvedere posta al centro dell’edificio. All’interno sono notevoli l’ampia scalinata in legno e vetrate policrome.
Da segnalare i bellissimi giardini che impreziosiscono villa Cahen.
Villa Cahen è oggi di proprietà del Ministero delle politiche Agricole e Forestali; già utilizzata per eventi culturali e mostre, è attualmente candidata a diventare sede di corsi universitari per italiani e stranieri.2
L’edificio ha un impianto a forma di L e si sviluppa su tre livelli. I fronti sono caratterizzati da doppie fasce marcapiano, paraste angolari con bugnatura liscia, finestre con vetrate all’inglese variamente decorate in sommità da architravi sporgenti, fasce ad arco ribassato o a doppia pendenza. Le facciate si concludono con un importate cornicione. Tre prospetti presentano un leggero aggetto che in due casi viene enfatizzato dal coronamento triangolare, dovuto all’incrocio delle falde di copertura, con finestra ad occhio al centro del timpano e pinnacolo al colmo. La sporgenza del fronte posteriore si differenzia per un aggetto più pronunciato a piano terra, di forma poligonale sulla cui sommità si apre un balconcino. Il corpo sporgente del prospetto d’ingresso, a differenza degli altri, si interrompe con la doppia fascia marcapiano del primo livello; il motivo triangolare viene comunque richiamato sopra al portone d’ingresso la cui centralità viene messa in evidenza anche dalla composta scalinata a ventaglio.Il lato sud della villa inoltre è caratterizzato, a piano terra, da una veranda in metallo e vetro. Al gioco di volumi dato dalle falde del tetto, contribuisce anche la torretta belvedere posta al centro dell’edificio. All’interno sono notevoli l’ampia scalinata in legno e vetrate policrome.
Da segnalare i bellissimi giardini che impreziosiscono villa Cahen.
Villa Cahen è oggi di proprietà del Ministero delle politiche Agricole e Forestali; già utilizzata per eventi culturali e mostre, è attualmente candidata a diventare sede di corsi universitari per italiani e stranieri.2
- 1. Cahen era già stanziato nelle vicinanze di questa tenuta, e precisamente a Torre Alfina, dove si era insediato con il titolo di marchese ottenuto dal re Vittorio Emanuele II per i meriti di guerra conseguiti all'epoca dell'Unità d'Italia. Alla sua morte, nel 1894, mentre la Villa Selva di Meana passò al figlio Ugo il castello di Torre Alfina andò in eredità al figlio maggiore Teofilo.
- 2. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria