COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
La chiesa di Sant'Antonio, risalente al secolo XIV, è ubicata nel borgo di Monterivoso di sotto la torre, all'interno delle mura castellane, in cima all'abitato a picco sul vallone del fosso di Riti.
Recentemente ristrutturata si presenta un'unica navata, con copertura a capriate, che termina con un abside, abbellito dal quadro Orazione di Cristo nell'orto di Gethsemani del pittore Francesco Nardini di Sant'Angelo in Vado, risalente alla metà del XVI secolo.1
Lungo le pareti della navata sono disposti sei altari padronali, abbelliti da stucchi settecenteschi e pregevoli tele realizzate a cavallo tra gli inizi del XVII e i primi del XVIII. Tra i vari dipinti si è potuto attribuire a Nicola De Amicis di Macerata quello che ritrae la Madonna di Loreto tra Santo Stefano ed un altro santo francescano, datato 1725. Proprio sopra l'ingresso troneggia un organo, recentemente restaurato.
Un tempo sull'altare maggiore era un Ciborio ligneo, del 1625, anch'esso restaurato di recente insieme alla Croce Pinta del XIV secolo. Il pezzo, intarsiato e policromato, presenta loggettine e piccole sculture raffiguranti santi della tradizione popolare e i patroni del castello di Monterivoso, ossia Sant'Antonio Abate e Santa Lucia. Sulla porticina è scolpito in rilievo il calice con l'ostia. Colonnine poste su stilobate decorano tutt'attorno il pezzo. Il ciborio è oggi visibile alla Sala Barberini del Museo diocesano di Spoleto.
Recentemente ristrutturata si presenta un'unica navata, con copertura a capriate, che termina con un abside, abbellito dal quadro Orazione di Cristo nell'orto di Gethsemani del pittore Francesco Nardini di Sant'Angelo in Vado, risalente alla metà del XVI secolo.1
Lungo le pareti della navata sono disposti sei altari padronali, abbelliti da stucchi settecenteschi e pregevoli tele realizzate a cavallo tra gli inizi del XVII e i primi del XVIII. Tra i vari dipinti si è potuto attribuire a Nicola De Amicis di Macerata quello che ritrae la Madonna di Loreto tra Santo Stefano ed un altro santo francescano, datato 1725. Proprio sopra l'ingresso troneggia un organo, recentemente restaurato.
Un tempo sull'altare maggiore era un Ciborio ligneo, del 1625, anch'esso restaurato di recente insieme alla Croce Pinta del XIV secolo. Il pezzo, intarsiato e policromato, presenta loggettine e piccole sculture raffiguranti santi della tradizione popolare e i patroni del castello di Monterivoso, ossia Sant'Antonio Abate e Santa Lucia. Sulla porticina è scolpito in rilievo il calice con l'ostia. Colonnine poste su stilobate decorano tutt'attorno il pezzo. Il ciborio è oggi visibile alla Sala Barberini del Museo diocesano di Spoleto.
- 1. Cfr. scheda della Fondazione Federico Zeri http://www.fondazionezeri.unibo.it/ visitato nel mese di ottobre 2012