COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
La chiesa di San Giovanni Battista è situata in località Pieve di Campo su di una collinetta a ridosso della strada che da Perugia porta a Ponte San Giovanni. Di incerta edificazione se ne ha però notizia in un documento del 10291 e, successivamente, anche nel Diploma di Federico I Barbarossa (1163) - nel quale viene indicata come "plebem sancti Iohannis in Campo" -, nel Diploma di Alessandro III (1169), in quello di Clemente III (1189), nel Liber Beneficiorum del XIV secolo e, un secolo dopo, nel Liber Censualis.
[img_assist|nid=666|title=Chiesa di San Giovanni Battista|desc=|link=none|align=center|width=450]
L'edificio parrocchiale (chiesa e canonica) ha subito diversi rifacimenti, raggiungendo l'assetto attuale nel secondo dopoguerra. La chiesa oggi presenta una pianta a croce latina - risultato di un ampliamento avvenuto nel 1916 - con navata centrale di circa 20 metri e due cappelle laterali. Le pareti fino alla zona dell'abside sono scandite da archetti che poggiano su mensole alterne a mezze colonnine attaccate al muro interno: in ciò consistono i pochi elementi che ne fanno intuire un iniziale richiamo all'architettura romanica.
Anche l'abside è stato oggetto di varie modifiche ed attualmente presenta tre archi poggianti su quattro coppie di colonne. Nella cappella di destra si conserva l'antico fonte battesimale a forma di coppa ottagonale rifatto nel 1938 in travertino di S.Casciano, da segnalare anche l'antico organo: un Morettini del 1870, recentemente restaurato.
All'ingresso della chiesa, nella parte destra, vi e una lapide che riporta la data della riconsacrazione avvenuta il 7 giugno 1885, mentre sul lato sud-est, in linea con la facciata, si erge il campanile a pianta quadrata, alto 20 m e costruito nel 1828-1829. All'epoca vi furono messe 3 campane a cui vennero assegnati i nomi di Speranza, Giovanna ed Eurosia. Nella parte terminale delle mura del campanile vi è un basamento determinante per lo slancio della parte finale caratterizzata da quattro archi a tutto sesto, uno su ogni lato. Come testimoniano le foto piu antiche, la torre campanaria era originariamente dotata anche di un orologio, che controllava e regolava il suono delle campane.
Sul lato sinistro della chiesa è la canonica che presenta accanto alla porta d'ingresso un'antica iscrizione che riporta "Plebs S Io Bap" (Plebs S. lohannis Baptistae).
Nella chiesa di Pieve di Campo è custodita e venerata l'immagine della Madonna della Speranza, Mater Sanctae Spei, si tratta di una copia dell'originale benedetto e consegnato a San Vincenzo Strambi (1745-1824) - passionista e Vescovo di Macerata - da Pio VI perché lo portasse ed esponesse nelle missioni che teneva nelle parrocchie. Nel 1814 venne parroco a Pieve di Campo e ne porto con se una copia (non troppo ben riuscita) e la espose alla venerazione dei popolo di Pieve di Campo, molto devoto da sempre della Madonna. L'originale della Mater Sanctae Spei è eustodito nella chiesa dei Ritiro dei Passionisti a Sant'Angelo in Pontano, provincia di Macerata (oggi Centro Residenziale l'lmmacolata, struttura specializzata nel soggiorno della terza eta).2
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L'edificio parrocchiale (chiesa e canonica) ha subito diversi rifacimenti, raggiungendo l'assetto attuale nel secondo dopoguerra. La chiesa oggi presenta una pianta a croce latina - risultato di un ampliamento avvenuto nel 1916 - con navata centrale di circa 20 metri e due cappelle laterali. Le pareti fino alla zona dell'abside sono scandite da archetti che poggiano su mensole alterne a mezze colonnine attaccate al muro interno: in ciò consistono i pochi elementi che ne fanno intuire un iniziale richiamo all'architettura romanica.
Anche l'abside è stato oggetto di varie modifiche ed attualmente presenta tre archi poggianti su quattro coppie di colonne. Nella cappella di destra si conserva l'antico fonte battesimale a forma di coppa ottagonale rifatto nel 1938 in travertino di S.Casciano, da segnalare anche l'antico organo: un Morettini del 1870, recentemente restaurato.
All'ingresso della chiesa, nella parte destra, vi e una lapide che riporta la data della riconsacrazione avvenuta il 7 giugno 1885, mentre sul lato sud-est, in linea con la facciata, si erge il campanile a pianta quadrata, alto 20 m e costruito nel 1828-1829. All'epoca vi furono messe 3 campane a cui vennero assegnati i nomi di Speranza, Giovanna ed Eurosia. Nella parte terminale delle mura del campanile vi è un basamento determinante per lo slancio della parte finale caratterizzata da quattro archi a tutto sesto, uno su ogni lato. Come testimoniano le foto piu antiche, la torre campanaria era originariamente dotata anche di un orologio, che controllava e regolava il suono delle campane.
Sul lato sinistro della chiesa è la canonica che presenta accanto alla porta d'ingresso un'antica iscrizione che riporta "Plebs S Io Bap" (Plebs S. lohannis Baptistae).
Nella chiesa di Pieve di Campo è custodita e venerata l'immagine della Madonna della Speranza, Mater Sanctae Spei, si tratta di una copia dell'originale benedetto e consegnato a San Vincenzo Strambi (1745-1824) - passionista e Vescovo di Macerata - da Pio VI perché lo portasse ed esponesse nelle missioni che teneva nelle parrocchie. Nel 1814 venne parroco a Pieve di Campo e ne porto con se una copia (non troppo ben riuscita) e la espose alla venerazione dei popolo di Pieve di Campo, molto devoto da sempre della Madonna. L'originale della Mater Sanctae Spei è eustodito nella chiesa dei Ritiro dei Passionisti a Sant'Angelo in Pontano, provincia di Macerata (oggi Centro Residenziale l'lmmacolata, struttura specializzata nel soggiorno della terza eta).2
- 1. Viene citata nel Regesto dell'abbazia di S.Maria di Farfa in un atto del 1029, quando un certo Ugo, figlio di Alberico, e Tediranda, sua moglie, donarono al monastero alcuni loro beni tra i quali compare anche la chiesa "... a primo latere finis, alveum tyberi, quod ... venit in plebem sancti Johannis in campo ..."
- 2. Informazioni tratte da un opuscolo informativo diffuso in occasione della Pasqua 2012