COMUNI dell'UMBRIA:
Architettura secondo il periodo:
Edifici abitativi:
Villa Boccaione fu costruita nella seconda metà del XVIII secolo, sui resti di una precedente costruzione risalente al XVI secolo, su commissione dell’antica famiglia dei Crispolti. Nel 1818 la proprietà risulta trasferita agli Arcipreti della Penna Crispolti e, successivamente, fu prima dei Bianconi e poi degli Iraci Mandolini Borgia.
[img_assist|nid=308|title=Villa Boccaione|desc=(credit foto: Wikimedia commons/Cantalamessa)|link=none|align=center|width=450|height=351]
In seguito agli ingenti danni subiti a causa del secondo conflitto mondiale, la villa fu prima saccheggiata e privata dei ricchi arredi, poi lasciata in stato di abbandono. Nel 1993 è stata acquisita dal Ministero per i Beni Architettonici e Ambientali che ne dispose il restauro.
Il corpo di fabbrica principale, su pianta rettangolare, si sviluppa per tre piani, mentre le due ali ad esso ortogonali risultano più basse e organizzate su due livelli. La facciata principale, molto estesa in larghezza è articolata in tre settori definiti da un corpo centrale leggermente avanzato e raccordato alle due simmetriche zone laterali da grandi cantonali di forma concava con nicchioni per statue nella parte centrale e da cantonali di forma convessa all’estremità.
La tripartizione dell’intero prospetto è sottolineata da alte lesene a doppio ordine, leggermente bugnate. Elemento senz'altro caratterizzante della facciata è l’importante scala a esedra a doppia rampa. Un attico con balaustra in laterizio cadenzata da trafori corona il palazzo. Il retro dell’edificio risulta simile al fronte tranne che nel ridotto aggetto e nel minor numero di paraste del corpo centrale e nel loggiato.
I rifacimenti dei giardini all’italiana della corte d’onore sono disposti su tre livelli. Al primo si trova quello più grande, di forma rettangolare, quadripartito in aiuole disposte attorno alla fontana centrale. Dal fondo partono le due scalinate a doppia rampa che conducono al giardino superiore con un camminamento centrale che porta ad una scalinata dal profilo polilobato che a sua volta conduce al terzo livello decorato da un nicchione con fontana, addossato alla cinta muraria. Sulla destra le limonaie. Aldilà del giardino si sviluppa il parco all’inglese all’interno del quale si trovavano il teatro arcadico ed il labirinto. L’area più esterna è organizzata sull’asse longitudinale costituito dal lungo viale d’ingresso. Il giardino francese a forma di ferro di cavallo trova dimora sul retro.[bib]152[/bib],1,[bib]110[/bib]
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In seguito agli ingenti danni subiti a causa del secondo conflitto mondiale, la villa fu prima saccheggiata e privata dei ricchi arredi, poi lasciata in stato di abbandono. Nel 1993 è stata acquisita dal Ministero per i Beni Architettonici e Ambientali che ne dispose il restauro.
Il corpo di fabbrica principale, su pianta rettangolare, si sviluppa per tre piani, mentre le due ali ad esso ortogonali risultano più basse e organizzate su due livelli. La facciata principale, molto estesa in larghezza è articolata in tre settori definiti da un corpo centrale leggermente avanzato e raccordato alle due simmetriche zone laterali da grandi cantonali di forma concava con nicchioni per statue nella parte centrale e da cantonali di forma convessa all’estremità.
La tripartizione dell’intero prospetto è sottolineata da alte lesene a doppio ordine, leggermente bugnate. Elemento senz'altro caratterizzante della facciata è l’importante scala a esedra a doppia rampa. Un attico con balaustra in laterizio cadenzata da trafori corona il palazzo. Il retro dell’edificio risulta simile al fronte tranne che nel ridotto aggetto e nel minor numero di paraste del corpo centrale e nel loggiato.
I rifacimenti dei giardini all’italiana della corte d’onore sono disposti su tre livelli. Al primo si trova quello più grande, di forma rettangolare, quadripartito in aiuole disposte attorno alla fontana centrale. Dal fondo partono le due scalinate a doppia rampa che conducono al giardino superiore con un camminamento centrale che porta ad una scalinata dal profilo polilobato che a sua volta conduce al terzo livello decorato da un nicchione con fontana, addossato alla cinta muraria. Sulla destra le limonaie. Aldilà del giardino si sviluppa il parco all’inglese all’interno del quale si trovavano il teatro arcadico ed il labirinto. L’area più esterna è organizzata sull’asse longitudinale costituito dal lungo viale d’ingresso. Il giardino francese a forma di ferro di cavallo trova dimora sul retro.[bib]152[/bib],1,[bib]110[/bib]
- 1. Villa Boccaione. Scheda a cura del 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria http://www.parco3a.org visitato nel mese di ottobre 2011