COMUNI dell'UMBRIA:
Aree protette:
Il parco di Valcasana, una vasta area verde ricca di acque e dotata di strutture di accoglienza e per il tempo libero, si trova alle porte di Scheggino.
La presenza delle acque si deve alle risorgive sfruttate sin da antica epoca per l’allevamento delle trote, tanto che lo Statuto di Scheggino del 1561 menziona tra i prodotti tipici locali i tartufi, le palombe e le trote.
[img_assist|nid=782|title=Parco della Valcasana|desc=(Credit foto: http://www.ecomuseodellavalnerina.it)|link=none|align=center|width=450|height=338]
A testimoniare questa attività ci sono ancora i resti di un’antica peschiera adibita all’allevamento delle trote, dell’anguille e dei gamberi, che si estendeva dai pressi della “Fiumarella” fino alla parete rocciosa della montagna. Le antiche strutture sono state poi sostituite, nel corso del secolo scorso, da un laghetto per la pesca sportiva e da altre vasche per l’allevamento del pesce.
Da ricordare poi che la strada di Valcasana costituisce un itinerario di straordinario interesse ambientale, che penetra nel Massiccio del Coscerno per giungere fino ai castelli a nido d’aquila di Caso e Gavelli. La vegetazione è formata da un bosco compatto di carpino, orniello, roverella, acero montano e faggio, con notevole frequenza di alto fusto nei diversi luoghi inaccessibili o molto scoscesi.1
La presenza delle acque si deve alle risorgive sfruttate sin da antica epoca per l’allevamento delle trote, tanto che lo Statuto di Scheggino del 1561 menziona tra i prodotti tipici locali i tartufi, le palombe e le trote.
[img_assist|nid=782|title=Parco della Valcasana|desc=(Credit foto: http://www.ecomuseodellavalnerina.it)|link=none|align=center|width=450|height=338]
A testimoniare questa attività ci sono ancora i resti di un’antica peschiera adibita all’allevamento delle trote, dell’anguille e dei gamberi, che si estendeva dai pressi della “Fiumarella” fino alla parete rocciosa della montagna. Le antiche strutture sono state poi sostituite, nel corso del secolo scorso, da un laghetto per la pesca sportiva e da altre vasche per l’allevamento del pesce.
Da ricordare poi che la strada di Valcasana costituisce un itinerario di straordinario interesse ambientale, che penetra nel Massiccio del Coscerno per giungere fino ai castelli a nido d’aquila di Caso e Gavelli. La vegetazione è formata da un bosco compatto di carpino, orniello, roverella, acero montano e faggio, con notevole frequenza di alto fusto nei diversi luoghi inaccessibili o molto scoscesi.1
- 1. Informazioni tratte dai siti web dell'Ecomuseo della Valnerina - CEDRAV http://www.ecomuseodellavalnerina.it e dell'Associazione dei Comuni della Valnerina http://www.lavalnerina.it visitati nel mese di gennaio 2013.
