COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici abitativi:
Palazzo Simoncelli è pienamente inserito nel tessuto del centro storico di Torre San Severo. Gli aspetti storici e fisici del Palazzo si intrecciano nell'arco di molti secoli, con la storia del piccolo borgo fortificato. Il più antico documento al quale oggi si può fare risalire la storia del borgo di San Severo è il Catasto di Orvieto del 1292, dove il luogo viene censito come "Villa" di San Severo; ciò fa supporre che nel XIII secolo non vi era ancora nessun sistema difensivo e che la torre ancora non fosse stata costruita.
Palazzo Simoncelli, lato nord - Visualizzazione ingrandita della mappa
Il toponimo di Torre San Severo è citato per la prima volta in un atto del 1356, dove il feudo di Torre San Severo passa alla Badia dei SS. Severo e Martirio. In tale epoca, XV secolo, Torre San Severo era un borgo fortificato con un torrione. La struttura più antica del Palazzo la si può identificare con il braccio Ovest, dove è riconoscibile un grande vano quadrato, probabilmente l'antica struttura della torre, e due vani più piccoli adiacenti che potevano far parte della fortificazione; il muro Est del braccio ovest del Palazzo, conserva l'inclinazione rispetto alla struttura cinquecentesca e probabilmente fu costruito sulle stesse mura difensive.
Alla fine del XV secolo la struttura del torrione perde la sua antica funzione di fortificazione per diventare un distaccamento dell'Abbazia dei SS. Severo e Martirio e per assumere i caratteri di una abitazione. Il Torrione, infatti, viene abbassato, vengono aperti finestroni nel piano nobile e viene ampliato il Palazzo.
Eletto Cardinale nel 1554, Girolamo Simoncelli, si fece assegnare il Palazzo dalla Camera Apostolica per ristrutturarlo a residenza estiva. Il Palazzo alla fine di questa fase costruttiva, si presenta con una pianta ad "L", con una ampia scalinata, e, in alcuni vani, con gli affreschi di Cesare Nebbia. Nel 1573 viene iniziata la costruzione del braccio Est del Palazzo e il portico, che rimase incompiuto. Alla morte del Cardinale Simoncelli il Palazzo viene utilizzato dagli Abati Commendatari, per poi passare nel 1870 a privati.
All'interno le sale del palazzo presentano affreschi del XVI secolo, attribuiti a Muziano Girolamo detto Girolamo da Brescia ed a Cesare Nebbia. In particolare verrebbero attribuiti al primo: Ercole e il leone di Nemea, Allegoria dell'Inverno, Ercole e l'idra di Lerna, Ratto di Ganimede, Allegoria della Primavera, Allegoria dell'Autunno, Elemosina di Traiano, Allegoria della Vita campestre, Segno del Cancro, Segno dell'Ariete, Segno della Bilancia, Segno del Capricorno.
Vengono invece attribuiti al Nebbia: Parnaso, Parche, Contesa tra Minerva e Nettuno per il possesso dell'Attica, Giuseppe interpreta i sogni del Faraone, Giuseppe riceve i fratelli, Aronne con Mosè davanti al Faraone trasforma la verga in serpente, Mosè trasforma il suo bastone in serpente, Mosè con le tavole della legge, Mosè e la raccolta della manna.
L'attribuzione non è tuttavia unanime visto che Federico Zeri attribuì tutti gli affreschi ad un anonimo romano sec. XVI.1
Palazzo Simoncelli è al momento (2012) in fase di di restauro e recupero finalizzato al riuso, trasformazione e valorizzazione dell'immobile destinato ad attività ricettiva.2, 3
Palazzo Simoncelli, lato nord - Visualizzazione ingrandita della mappa
Il toponimo di Torre San Severo è citato per la prima volta in un atto del 1356, dove il feudo di Torre San Severo passa alla Badia dei SS. Severo e Martirio. In tale epoca, XV secolo, Torre San Severo era un borgo fortificato con un torrione. La struttura più antica del Palazzo la si può identificare con il braccio Ovest, dove è riconoscibile un grande vano quadrato, probabilmente l'antica struttura della torre, e due vani più piccoli adiacenti che potevano far parte della fortificazione; il muro Est del braccio ovest del Palazzo, conserva l'inclinazione rispetto alla struttura cinquecentesca e probabilmente fu costruito sulle stesse mura difensive.
Alla fine del XV secolo la struttura del torrione perde la sua antica funzione di fortificazione per diventare un distaccamento dell'Abbazia dei SS. Severo e Martirio e per assumere i caratteri di una abitazione. Il Torrione, infatti, viene abbassato, vengono aperti finestroni nel piano nobile e viene ampliato il Palazzo.
Eletto Cardinale nel 1554, Girolamo Simoncelli, si fece assegnare il Palazzo dalla Camera Apostolica per ristrutturarlo a residenza estiva. Il Palazzo alla fine di questa fase costruttiva, si presenta con una pianta ad "L", con una ampia scalinata, e, in alcuni vani, con gli affreschi di Cesare Nebbia. Nel 1573 viene iniziata la costruzione del braccio Est del Palazzo e il portico, che rimase incompiuto. Alla morte del Cardinale Simoncelli il Palazzo viene utilizzato dagli Abati Commendatari, per poi passare nel 1870 a privati.
All'interno le sale del palazzo presentano affreschi del XVI secolo, attribuiti a Muziano Girolamo detto Girolamo da Brescia ed a Cesare Nebbia. In particolare verrebbero attribuiti al primo: Ercole e il leone di Nemea, Allegoria dell'Inverno, Ercole e l'idra di Lerna, Ratto di Ganimede, Allegoria della Primavera, Allegoria dell'Autunno, Elemosina di Traiano, Allegoria della Vita campestre, Segno del Cancro, Segno dell'Ariete, Segno della Bilancia, Segno del Capricorno.
Vengono invece attribuiti al Nebbia: Parnaso, Parche, Contesa tra Minerva e Nettuno per il possesso dell'Attica, Giuseppe interpreta i sogni del Faraone, Giuseppe riceve i fratelli, Aronne con Mosè davanti al Faraone trasforma la verga in serpente, Mosè trasforma il suo bastone in serpente, Mosè con le tavole della legge, Mosè e la raccolta della manna.
L'attribuzione non è tuttavia unanime visto che Federico Zeri attribuì tutti gli affreschi ad un anonimo romano sec. XVI.1
Palazzo Simoncelli è al momento (2012) in fase di di restauro e recupero finalizzato al riuso, trasformazione e valorizzazione dell'immobile destinato ad attività ricettiva.2, 3
- 1. Cfr. Schede relative a Palazzo Simoncelli della Fondazione Federico Zeri all'url http://www.fondazionezeri.unibo.it/ visitato nel mese di novembre 2012.
- 2. Nella seduta del 31 agosto 2003, il Consiglio Comunale di Orvieto ha approvato - all'unanimità - l'adozione del piano di recupero ed adeguamento funzionale di Palazzo Simoncelli di Torre San Severo presentato dalla Soc. La Castagneta S.r.l. nella persona della Sig.ra Kim Arlie Galavan (canadese) che circa un anno fa acquistò il prestigioso edificio, affidando agli Architetti Donato Borri e Simone Moretti Giani la redazione del progetto di restauro e recupero finalizzato al riuso, trasformazione e valorizzazione dell'immobile destinato ad attività ricettiva alberghiera, con servizi accessori al piano terreno e unità abitative ai piani superiori".
- 3. Le informazioni riportate sono tratte dal Comunicato stampa n. 321/2003 C.C. del 04.08.2003 del Comune di Orvieto: Restauro ed adeguamento funzionale di Palazzo Simoncelli a Torre San Severo.