Fassia, villa

COMUNI dell'UMBRIA:

Edifici abitativi:

Villa Fassia sorge in località Ponte d’Assi su una lieve collina di fronte alla città di Gubbio. L’impianto del complesso è precedente alla seconda metà del 1700, L’edificio più antico potrebbe risalire al XIII - XIV secolo poiché forse individuabile nell’ospedale dei “S.ti Paterniani de Fassia”. Dal Settecento in poi il complesso ha subito molte trasformazioni sia nell’edificio principale che negli annessi.

Esso è composto dalla casa padronale, da un edificio di servizio a forma di C che con la sua corte, enfatizza l’ingresso alla villa e da una fila continua di edifici rustici, lungo un lato del piazzale che si apre dalla stessa parte. La villa ha una pianta a forma di T e si eleva su un piano terra rialzato ed altri due piani; completamente ricostruita alla fine del XIX secolo, è stata poi rinnovata intorno al 1940 con l’eliminazione di una torre, con l’aggiunta del corpo aggettante porticato che fa da testata all’edificio e la modifica delle aperture che allora erano in stile gotico.Le facciate sono molto sobrie, caratterizzate da fasce marcapiano, ariose finestre disposte in maniera regolare e da scalinata a doppia rampa in corrispondenza dei due ingressi contrapposti. La copertura è a padiglione con sporto di gronda molto accentuato, alla maniera fiorentina. L’edificio a forma di C, un po’ più basso di quello principale, si sviluppa su tre piani, possiede le stesse caratteristiche formali della villa e ospita la ex casa colonica, le scuderie e la cappella.

All’interno molto interessante è l’atrio d’ingresso passante, perfettamente allineato con le linee direttrici dell’area esterna; l’ampia scalinata elicoidale di marmo con gradini a mensola e ringhiera con soggetti floreali in ghisa; la sala da pranzo con le quattro pareti decorate da grandi tele dipinte con la veduta di Gubbio e scene di campagna; notevole nella stessa stanza, l’ampio camino in pietra.

L’area esterna è frutto del progetto elaborato nel 1937 dal famoso paesaggista Pietro Porcinai, che tentava una rilettura in chiave moderna del giardino tradizionale escludendo riferimenti ad altre culture come succedeva in quel periodo. Alla base del suo operare c’era la semplificazione delle forme, l’essenzialità, rifuggendo dall’ interpretazione leziosa e contorta del giardino formale. A Villa Fassia il Porcinai enfatizza il viale esistente, lo prolunga, conferendogli una forma ad Y mantenendo l’allineamento centrato con la villa con un percorso pedonale erboso. Questo sale il lieve declivio affiancato da macchie alberate concludendosi in prossimità dell’edificio con una zona terrazzata bordata da spesse siepi di bosso rigorosamente impostate sull’angolo retto e parterre erboso. Nel ripiano inferiore quattro globi di bosso disposti agli angoli accentuano la composizione quadrata. Poco più a monte, lungo il fianco della villa, analogamente si sviluppa un’altra zona delimitato da quinte di bosso e quattro alberi di tasso disposti agli angoli del quadrato. A questa zona si accede percorrendo un pergolato di rose e glicine su colonne di pietra.

Villa Fassia è di proprietà privata.1, 2
  • 1. Le informazioni riportate sono tratte dallo "Studio di fattibilità. Rete regionale per la valorizzazione di ville, parchi e giardini nel paesaggio rurale. Servizio promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici" della Regione dell'Umbria
  • 2. Informazioni sulla struttura ricettiva all'url http://www.tenutadifassia.it
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