COMUNI dell'UMBRIA:
Edifici religiosi:
L’attuale abbazia di San Felice di Giano fu eretta nell'XI-XII secolo su una chiesa del 950, a sua volta costruita sopra un oratorio del IV secolo che ospitava il sepolcro del vescovo martire Felice. Ciò è avvalorato dal largo uso di materiale di recupero proveniente dalle costruzioni via via più antiche: tali sono, ad esempio, i capitelli delle navate e della cripta, dei secc. VIII-IX , l'architrave del portale e le colonnine della trifora sovrastante del sec. X ed un'iscrizione, riferibile ai secoli IX-X, murata all'interno, sopra la porta immetteva al campanile, in cui si legge: "+ AD PORTAM/ VENITE POPULI / IUBILANDO/ VENITE +".
[img_assist|nid=683|title=Abbazia di San Felice di Giano|desc=(Credit foto: Cantalamessa)|link=none|align=center|width=450]
L' impianto dell'abbazia è comune alle coeve basiliche di Spoleto e dintorni, come quelle di S. Gregorio Maggiore, di S. Ponziano, di S. Giuliano sul Monteluco, di S. Sabino, di S. Brizio e di S. Pietro di Bovara, con forme tipiche del romanico umbro con influssi lombardi1.
La facciata attuale è a capanna con al centro una trifora, le cui due colonnine sono databili IV-V secolo, mentre in origine, come si può ancora vedere, era a quattro spioventi, corrispondenti alla diversa altezza che hanno le navate. Il portale d'accesso, sollevato dal piano stradale da quattro gradini, è strombato, con archi a tutto sesto e un architrave in travertino decorato con foglie piatte terminanti ad uncino.
Abbazia di San Felice di Giano - View Larger Map
La chiesa è a tre navate molto strette ed alte, senza transetto e terminante con un abside triconca. La navata centrale, più alta delle altre e coperta da una volta a botte, è interrotta da due archi trasversali. Le navate laterali, invece, sono coperte da volte a crociera. Le tre navate sono divise da due file di pilastri circolari che attestano l'influenza della tradizione lombarda. Un arco trionfale che divide lo spazio della navata da quello del presbiterio, è forato da una bifora posta al centro. Il presbiterio, molto rialzato, copre una cripta divisa in tre navate da due pilastri a croce, nonché da semicolonne che dividono l'abside centrale da quelle laterali.
Le costruzioni abbaziali sorgono sul lato destro della chiesa con sviluppo "a L". Il chiostro, a pianta rettangolare, ha il portico sorretto da solidi pilastri quadrangolari a mattoni vivi; sopra ogni pilastro affreschi di busti di santi e beati. Mentre gli affreschi sulle pareti raffigurano Le storie della vita di San Felice. Al centro del chiostro si trova una cisterna per la raccolta delle acque piovane. La costruzione del portico e del primo loggiato risale alla prima metà del XVI secolo. Il secondo loggiato venne invece terminato nel XVIII.
La cripta, costruita facendo un largo uso di materiale di recupero, è coeva alla chiesa e conserva l'arca che custodisce le reliquie del santo. Architettonicamente si presenta divisa in tre navate da due pilastri a croce, nonché da semicolonne che dividono l'abside centrale da quelle laterali.
L'abbazia è di proprieta della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.2,3,4
Amministrata dalla stessa Congregazione e parte del complesso è anche il Santuario della Madonna del Fosco in Castagnola
[img_assist|nid=683|title=Abbazia di San Felice di Giano|desc=(Credit foto: Cantalamessa)|link=none|align=center|width=450]
L' impianto dell'abbazia è comune alle coeve basiliche di Spoleto e dintorni, come quelle di S. Gregorio Maggiore, di S. Ponziano, di S. Giuliano sul Monteluco, di S. Sabino, di S. Brizio e di S. Pietro di Bovara, con forme tipiche del romanico umbro con influssi lombardi1.
La facciata attuale è a capanna con al centro una trifora, le cui due colonnine sono databili IV-V secolo, mentre in origine, come si può ancora vedere, era a quattro spioventi, corrispondenti alla diversa altezza che hanno le navate. Il portale d'accesso, sollevato dal piano stradale da quattro gradini, è strombato, con archi a tutto sesto e un architrave in travertino decorato con foglie piatte terminanti ad uncino.
Abbazia di San Felice di Giano - View Larger Map
La chiesa è a tre navate molto strette ed alte, senza transetto e terminante con un abside triconca. La navata centrale, più alta delle altre e coperta da una volta a botte, è interrotta da due archi trasversali. Le navate laterali, invece, sono coperte da volte a crociera. Le tre navate sono divise da due file di pilastri circolari che attestano l'influenza della tradizione lombarda. Un arco trionfale che divide lo spazio della navata da quello del presbiterio, è forato da una bifora posta al centro. Il presbiterio, molto rialzato, copre una cripta divisa in tre navate da due pilastri a croce, nonché da semicolonne che dividono l'abside centrale da quelle laterali.
Le costruzioni abbaziali sorgono sul lato destro della chiesa con sviluppo "a L". Il chiostro, a pianta rettangolare, ha il portico sorretto da solidi pilastri quadrangolari a mattoni vivi; sopra ogni pilastro affreschi di busti di santi e beati. Mentre gli affreschi sulle pareti raffigurano Le storie della vita di San Felice. Al centro del chiostro si trova una cisterna per la raccolta delle acque piovane. La costruzione del portico e del primo loggiato risale alla prima metà del XVI secolo. Il secondo loggiato venne invece terminato nel XVIII.
La cripta, costruita facendo un largo uso di materiale di recupero, è coeva alla chiesa e conserva l'arca che custodisce le reliquie del santo. Architettonicamente si presenta divisa in tre navate da due pilastri a croce, nonché da semicolonne che dividono l'abside centrale da quelle laterali.
L'abbazia è di proprieta della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.2,3,4
Amministrata dalla stessa Congregazione e parte del complesso è anche il Santuario della Madonna del Fosco in Castagnola
- 1. Umbria. Vol. 1. La biblioteca di Repubblica - L'Italia, 1. Milano: Gruppo Editoriale L'Espresso SpA - Divisione la Repubblica (© Touring Editore s.r.l.), 2005.
- 2. Santini, F. (1999). L'Abbazia di San Felice presso il Castello di Giano. Roma: C.PP.S. (Congregazione del Preziossisimo Sangue).
- 3. Sperandio, B. (2001). Chiese romaniche in Umbria. Perugia : Quattroemme.
- 4. Nel silenzio delle Abbazie. Proposte di visita al patrimonio abbaziale del territorio della provincia di Perugia. Perugia: Provincia di Perugia, 2004.