Ubicata lungo la via Tiberina, fu costruita nel XVI secolo su una preesistente struttura e successivamente ristrutturata, nelle forme attuali, nel corso del XVIII secolo.
L'ingresso della villa è caratterizzato dall'intersezione ortogonale di tre viali con alberature secolari che suddividono in due aiuole quadrate il giardino sul fronte principale dell'edificio. Architettonicamente villa San Martino presenta una pianta rettangolare, un ordinato e lungo prospetto ed il consueto impaginato settecentesco articolato su tre piani: due alti più l'ammezzato sottotetto. Dominano la facciata, con tracce dell'originale decorazione a "trompe l'oeil", l'ampio portale ed il grande finestrone su mensole d'arenaria che da luce al salone del piano nobile. Su detto piano possono essere ammirate affreschi del pittore Filippo Santi detto "Cianfrini" come attesta uno dei cartigli della c.d. "sala rossa".
Alle spalle dell'edificio principale si apre il giardino segreto, al quale si accede da un ampio atrio passante un tempo adibito a ricovero delle carrozze. Il giardino ha una forma ad L, il lato lungo della quale è occupato dalla lunga limonaia mentre per il resto si tratta di muro a mattoni, in un angolo del quale è posta un edicola, sempre in mattoni, con un busto. Il verde è organizzato in cinque aiuole quadrangolari con al centro una fontana rotonda.
Sul fianco del palazzo principale è situato l'ingresso esterno della cappella a pianta ottagonale dedicata alla Vergine.
La villa attualmente di proprietà di una famiglia locale, è usata come residenza saltuaria.[bib]152[/bib]